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Mertens da sogno, Svitolina ancora bocciata: la belga è in semifinale

E. Mertens b. [4] E. Svitolina 6-4 6-0

Da un lato il sorriso e la gioia, infinita, di un risultato che poteva forse essere immaginabile, ma dovevano crearsi certi presupposti non ipotizzabili alla vigilia, dall’altra l’enorme delusione per il terzo quarto di finale Slam perso su 3, tutti con dinamiche molto pesanti. Elise Mertens continua a volare, al suo primo Australian Open della carriera, e con oggi tocca quota 10 vittorie consecutive tra qui e Hobart, dove aveva confermato il titolo di 12 mesi fa.

La belga, che un anno fa saltava questo torneo a causa della paradossale vicenda avvenuta con Sachia Vickery nella cittadina della Tasmania, ha distrutto l’ucraina lasciandole appena 4 giochi, mettendo in luce le difficoltà che la giocatrice di Odessa ha manifestato negli ultimi Major a fare quello scatto in più che l’avrebbe portata ad essere concretamente una delle favorite per la vittoria finale.

Quattro i game lasciati per strada, una solidità mentale e una facilità di gioco che ripercorrono tutto il cammino fatto fin qui, anche nei momenti apparentemente più complicati come le rimonte subite contro Petra Martic o il 5-0 di ritardo contro Daria Gavrilova. La belga, 22 anni, è una giocatrice tosta, con un tennis brillante, aggressivo e fatto di pochi errori. Oggi ha quasi sempre avuto il controllo del gioco, favorita in parte dal palleggio reiterato nella zona centrale del campo, non riuscendo ad aumentare la profondità dei colpi e non muovendo più di tanto la sua avversaria, libera di colpire e far male. Diversi i rovesci vincenti in lungolinea, diverse le circostanze dove comandava a piacere le manovre, muovendo in lungo e in largo la sua avversaria.

Bocciata Svitolina. È il terzo Slam negli ultimi 4 dove arrivava ai quarti, ed è la terza volta che ne esce con le ossa rotte: dal 6-3 5-1 contro Simona Halep a Parigi (e match point salvato dalla rumena) al 4-2 contro Madison Keys a New York nel terzo set, al 6-4 6-0 subito oggi che non può passare solo come una prova eccellente dell’avversaria, per quanto abbia fatto vedere ottime cose. Svitolina, che veniva da 9 vittorie su 9 in questo inizio di stagione, aveva il compito di far vedere quello step che tutti le chiedono. Ci sarà da lavorare, intanto però le lodi e gli apprezzamenti sono ancora una volta per altre persone.

Diego Barbiani

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