[3] Grigor Dimitrov – [30] Andrey Rublev 6-3 4-6 6-4 6-4 (da Melbourne, Angelo Lo Conte)
Il termometro segna 41 gradi quando Grigor Dimitrov e Andrey Rublev fanno il loro ingresso nella Rod Laver Arena per uno degli incontri di terzo turno più interessanti di questo Australian Open. Nella giornata più calda degli ultimi due anni, Grigor è alla ricerca della diciannovesima vittoria nello slam Down Under, risultato che farebbe di lui il tennista bulgaro più vincente di sempre in Australia, superando le diciotto vittorie di Manuela Maleeva. Dopo un primo turno abbastanza agevole contro Dennis Novak, Grigor ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio del sorprendente qualificato statunitense Mackenzie McDonald, capace di portare il numero tre del mondo ad un rischiosissimo quinto set.
L’incontro odierno non appare per nulla semplice dato che dall’altra parte della rete Grisha trova il Next Gen Andey Rublev, numero 30 del tabellone, capace di batterlo in tre set nel secondo turno dell’US Open 2017 prima di arrendersi all’inarrestabile cavalcata statunitense di Rafa Nadal. Rublev, che arriva a questo incontro dopo aver eliminato Ferrer e Baghdatis, è apparso in ottima condizione e sa di poter creare problemi attaccando Dimitrov sul lato del rovescio. Nel primo game l’aggressività con il dritto del giovane russo procura immediatamente tre palle break, l’ultima delle quali trasformata al termine di uno scambio serrato. Dimitrov ci mette un po’ a carburare e nei primi tre games sbaglia molto, giocando corto e litigando con la prima di servizio. Sebbene Rublev giochi meglio, nel quarto game Grisha si procura l’occasione di portare il set in parità con due break point. Mentre il primo sfugge con un gratuito, sul secondo Rublev affossa il dritto in rete: 2-2 e tutto da rifare. Nell’ottavo game il giovane russo si porta sul 30-0 ma commette due doppi falli che sono il preludio di un game sfortunato. Rublev non riesce a tenere una prima di servizio in campo e concede due palle break salvate con con altrettanti coraggiosi attacchi di dritto. Il numero trenta del mondo avrebbe anche la possibilità di tenere, ma un dritto scentrato consegna una terza palla break a Dimitrov che strappa il servizio con un dritto vincente. Sul 5-3 Grisha non trema, chiudendo il primo parziale con il punteggio di 6-3. Ad inizio del secondo set Dimitrov alza le percentuali al servizio tenendo agevolmente i suoi turni di battuta. Rublev ha un passaggio a vuoto nel terzo game quando tre errori gratuiti consegnano a Dimitrov un break di vantaggio. Sebbene il caldo sia insopportabile, la partita scorre su ritmi moto alti. Rispetto al primo parziale Grigor varia i colpi e utilizza lo slice per contrastare le bordate di dritto di Rublev. Come nel primo parziale, l’ottavo game riserva emozioni: Dimitrov annulla una palla break con un servizio vincente ma Rublev attacca imperterrito costringendo il bulgaro a cedere la battuta con un errore di rovescio.
Il servizio strappato cambia l’inerzia del parziale. Andrey tiene il suo turno di battuta a quindici e quando Dimitrov va a servire per rimanere nel set gioca tre punti splendidi portando a casa il secondo parziale con il punteggio di 6-4. Al di là dei meriti del giovane russo, nel secondo set Dimitrov paga la bassissima percentuale di punti vinti con la seconda di servizio (23%). Il terzo set segue l’andazzo dei primi due con Rublev in attack mode e Dimitrov a ribattere. Il giovane russo conquista un break di vantaggio e va servire nel settimo gioco sul punteggio di 4-2. Dimitrov però non si scompone, dimostrando quanto sia cresciuto nel corso degli ultimi dodici mesi. Il numero tre del mondo contro-brekka alla prima occasione e dopo aver tenuto -seppur con qualche patema- il suo turno di battuta, si procura tre palle break, l’ultima delle quali convertita grazie ad un doppio fallo del giovane russo. Al momento di servire per il set Grigor continua ad evidenziare problemi al servizio, concedendo due doppi falli e buona parte dei punti giocati sulla seconda di servizio. Ciononostante, il bulgaro riesce a tenere portando a casa il terzo parziale dopo due ore e ventiquattro minuti. La qualità del tennis espresso sulla Rod Laver Arena è davvero notevole, specialmente se si considerano le condizioni estreme in cui la partita si sta disputando. Nel quarto set Rublev è costretto ai vantaggi in ognuno dei suoi primi tre turni di battuta, salvando un totale di tre palle break. Dimitrov ottiene il break decisivo nel settimo gioco.
Lo fa con enorme fatica dato che Rublev attacca qualsiasi cosa gli passi davanti. Nei due games successivi nessuno fa più un punto in risposta e quando Dimitrov va a servire sul 5-4 si è quasi raggiunto il limite delle tre ore. Nel game finale dell’incontro Grigor inizia servendo una buona prima, ma Andrey si porta sul 15 pari grazie ad un meraviglioso passante di rovescio. Sul 30-30 un attacco di dritto porta Rublev a palla break, sprecata con un rovescio largo. Un minuto dopo Rublev avrebbe anche una nuova occasione che viene salvata da Dimitrov con un servizio al corpo. Scampato il pericolo, Grigor va a match point, chiudendo l’incontro con un dritto incrociato. Intervistato da Jim Curier al termine della partita, Grisha si è complimentato con Rublev definendolo uno dei suoi avversari più ostici. Il tennista bulgaro ha piegato che ci sono aspetti del suo gioco che devono migliorare e che nell’ultimo anno ha imparato prendere il meglio da ogni match giocato e ad avere più fiducia in se stesso.
[1] R.Nadal b. [28] D.Dzumhur 6-1 6-3 6-1 (da Melbourne, Angelo Lo Conte)
Rafa Nadal non ha alcun problema a disporre di Damir Dzumhur nel terzo turno degli Australian Open. Giocato sulla Margaret Court Arena al fine di lasciare il centrale al beniamino di casa Nick Kyrgios, il match non ha avuto storia confermando l’eccellente stato di forma del numero uno del mondo. Prima di oggi Nadal e Dzumhur si erano incontrati un sola volta, a Miami, nel 2016. In quella occasione fu il bosniaco a prevalere, approfittando del ritiro Rafa e ottenendo la prima vittoria in carriera contro un Top 10. Sfortunatamente per Dzumhur, Nadal non è quello del 2016 e sin dalle prime battute si capisce che sarà una serata difficile. Rafa è estremamente aggressivo e dopo aver strappato il servizio nel secondo gioco, vince una serie di 10 punti consecutivi volando in un batter d’occhio sul 5-0. Un break point fallito dal dieci volte campione a del Roland Garros consente a Dzumhur di evitare il bagel, ma non cambia la storia del set. Nadal chiude 6-1 in soli 18 miuti, vincendo oltre il 60% dei punti alla risposta e facendo punto ogni volta che scende a rete. Nel secondo set un immediato break fa presagire un parziale fotocopia rispetto al primo. Sul 2-0 però Nadal smarrisce la prima di servizio e complici alcuni ottimi dritti del bosniaco, cede la battuta per la prima volta nel corso della partita. La flessione ha breve durata: Rafa riprende a martellare con il dritto e Dzumhur, inerme, è costretto a lasciare i successivi due turni di servizio perdendo il parziale con il punteggio di 6-3. Nel terzo set Dzumhur lotta ma perde tutti i punti importanti; Nadal si porta sul 3-0 e servizio, poi amministra senza spingere più di tanto. Il punteggio finale è un impietoso 6-1 6-3 6-1, che ben si accosta ai soli tre games lasciati da Rafa nel primo turno contro Estrella Burgos. “Sono contento di aver vinto” ha detto Nadal a fine partita “oggi il dritto ha funzionato molto bene e devo dire che anche il mio gioco a rete è stato molto soddisfacente”.
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