Serena Williams, i dubbi sull’Australian Open rimangono

Martedì prossimo, 5 dicembre, verranno svelate le entry list del tabellone principale dell’Australian Open 2018 e nel femminile sono ancora diversi i dubbi a proposito della partecipazione della sua campionessa in carica, Serena Williams. Patrick Mouratoglou, suo allenatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla CNN che non fungono ad altro che frasi di circostanza soprattutto se confrontate con il pochissimo tempo ormai rimasto: “A breve la raggiungerò in Florida, vedremo come il corpo reagirà agli allenamenti, quale sarà il suo livello e solo allora prenderemo una decisione”.

Mancano 47 giorni all’inizio dello Slam. Tra 7 sapremo le partecipanti e la sensazione è che il nome di Serena potrà raffigurare nell’elenco, ma questo ancora non garantirà alcuna certezza e anzi, come avvenuto negli ultimi casi, potrebbe comunque cancellarsi dall’evento proprio a ridosso del via. È già avvenuto alle WTA Finals 2016, quando era chiaro fin da subito che non avrebbe partecipato ma attese la settimana del via per comunicare il forfait; è già avvenuto quest anno quando a marzo rinunciò a giocare Indian Wells a tabellone già stilato (si era dimenticata?).

Craig Tiley, direttore del torneo di Melbourne, mesi fa si era detto fiducioso di averla al via. Ci mancherebbe altro, visti gli interessi di non affossare sul nascere un torneo con l’annuncio del forfait della miglior giocatrice sulla piazza. Ora Mouratoglou, che annuncia come la ex numero 1 del mondo stia cercando di tornare in forma per il 2018 ma il passo più importante è ancora da intraprendere. Da parte di Serena stessa, infine, nulla. Non una sola parola in tutti questi mesi. La privacy era la priorità, vista l’importanza personale della nascita di Alexis Olympia, ma adesso potrebbe essere l’occasione buona. A meno che, per essere pessimistici, Serena stessa non abbia già nella mente l’ipotesi di rimandare il rientro (marzo?): concretamente non si allena da almeno 8 mesi e seppur non abbia un infortunio da smaltire, 40 giorni sembrano veramente pochi. Anche perché nell’ultima settimana si è goduta una luna di miele alle Bahamas in una villa privata.