Nei giorni scorsi diversi media avevano annunciato la modifica nel regolamento WTA per il 2018 che impediva situazioni come quella avvenuta ad Hobart tra Elise Mertens e Sachia Vikery. Le due fecero a gara a chi si sarebbe ritirata per prima per poter essere in campo a Melbourne per le qualificazioni al primo Slam stagionale, con il match conclusosi dopo appena un game ed entrambi i fisioterapisti in campo. Tra l’altro, quasi per scherzo del destino, Mertens non fece in tempo a ritirarsi e allora prese sul serio l’impegno finendo per vincere il torneo ed entrare nei top-100, posizionandosi oggi in top-50, mentre Vikery viaggia ancora attorno al numero 120.
In ogni caso, il sito tennis-life.com annuncia che il divieto di competere nella settimana che precede gli Slam sarà solo una delle diverse modifiche che verranno attuate. Vi proponiamo l’intero elenco
a) top-20 wild-card
Il circuito si appresta, si spera, a riabbracciare Serena Williams e Victoria Azarenka, con Maria Sharapova che potrebbe aver bisogno in alcuni eventi di altre wild-card (non ci vorrà molto, comunque, prima che sia una questione definitivamente accantonata). I tornei International potevano prendere le wild-card riservate alle top-20 ma non assegnate dalla WTA e concederle a loro discrezione non solo era in top-20 ma anche è stata campionessa Slam, campionessa delle WTA Finals o vincitrice di un Premier Mandatory o comunque transitata per il numero 1. Questo non valeva per i tornei Premier, o Premier 5: una top-20 wild-card doveva necessariamente andare ad una top-20. Dal 2018 questo vincolo decade ed anche loro si uniranno alla flessibilità degli International.
b) warning per perdita di tempo
Da qualche anno il circuito ATP aveva rafforzato la rigidità su chi eccedeva oltre i 25 secondi al servizio mentre nella WTA c’era ancora diversa flessibilità. Dal 2018 non sarà più così ma si unirà alla linea intrapresa dai maschi con una, importante, differenza: i secondi non saranno 25 ma 20.
c) pausa per maternità
Fino al 2017 chi si assentava dal tour per poter concepire il proprio bambino/bambina, aveva a disposizione un anno di tempo, dal giorno della nascita, per rientrare nel circuito. Dal 2018 non ci sarà più questa restrizione e, come per un infortunio grave, si potrà rientrare quando si sarà effettivamente pronti.
d) premio per i finalisti Slam junior sotto i 15 anni
Fino al 2017 soltanto le giocatrici tra i 15 e i 17 anni, che raggiungevano una finale Slam junior, potevano aggiungere un evento pro in più durante la stagione. Dopo gli ultimi exploit di Marta Kostyuk (vincitrice dell’Australian Open junior a 14 anni), Amanda Anisimova (finalista al Roland Garros junior a 14 anni) e Cori Gauff (finalista allo US Open junior a 13 anni) questa regola “premio” è stata ampliata anche ai minori di 15 anni.
e) niente più coach furbi
Questa regola è stata pensata probabilmente per Sam Sumyk. L’attuale coach di Garbine Muguruza ha spesso reso inaudibile la conversazione quando veniva chiamato in campo, abitudine cominciata ben prima che iniziasse a seguire la spagnola. I suoi “on court coaching”, poi, sono spesso risultati piuttosto pesanti tra l’insofferenza della spagnola (che poche volte si è mostrata serena nei suoi confronti) e i suoi toni molto accesi. Dal 2018 il microfono che la WTA consegna agli allenatori dovrà sempre essere attivo nel momento in cui un coach scende in campo e soprattutto la conversazione tra i due dovrà sempre essere udibile, altrimenti il coach non potrà più essere chiamato in campo fino al termine del torneo più tutto il torneo successivo, con la giocatrice vittima di questa situazione che non potrà neppure chiamare una nuova persona in sostituzione.
f) niente più doppio impegno prima degli Slam
La regola annunciata all’inizio: niente più doppio impegno nella settimana che precede uno Slam. Se una giocatrice si iscrive alle qualificazioni di uno Slam e anche ad un torneo della settimana precedente, il giorno prima dell’inizio delle qualificazioni dell’evento WTA lei verrà cancellata dall’evento stesso, sia essa inserita nel tabellone principale, nelle qualificazioni, in una delle due liste di alternate (singolare o qualificazioni) o nel tabellone di doppio.
g) niente più doppio match nelle qualificazioni
Fino al 2017 se una giocatrice con un ranking basso veniva da un’ottima settimana ma nel fine settimana doveva disputare le qualificazioni nel torneo della settimana successiva, si concordava di concedere un giorno in più per permetterle di arrivare. Va da sé che non solo non avrebbe avuto pause e sarebbe stata chiamata, in caso di vittoria, ad un nuovo incontro nel pomeriggio, ma la sua avversaria (il più delle volte già sul posto fin dall’inizio) veniva obbligata allo stesso trattamento, tutto a vantaggio della giocatrice che invece avrebbe atteso la vincente del loro incontro. Per chiarirci: Sara Errani nella settimana che precedeva il torneo di Madrid è arrivata in semifinale a Rabat, questo ha fatto slittare il suo match di qualificazioni a Madrid contro Pauline Parmentier al sabato. La francese (che era già sul posto) e si è dovuta sobbarcare un doppio impegno, avendo battuto Errani e poi anche Ekaterina Alexandrova nel pomeriggio, perdendo però nettamente (6-1 6-0) contro Katerina Siniakova il giorno dopo.
Dal 2018 non saranno più ammessi questi permessi: le giocatrici ancora in gara nei rispettivi tornei non saranno ammesse alle qualificazioni degli eventi della settimana successiva. L’unica eccezione, in questo caso, è se la giocatrice sta disputando un evento ragionevolmente vicino a quello della settimana successiva.
h) riordinamento dei tabelloni dopo i forfait
Più un tabellone è grande, più è difficile capire (alle volte) come verrà riorganizzato nel caso qualcuna dia forfait. I problemi ovviamente non riguardano le giocatrici non teste di serie, per cui viene selezionata una lucky loser, ma quando a cancellarsi è una testa di serie? In quel caso si procedeva per quest’ordine, partendo dal caso che a cancellarsi sia una delle prime 2 favorite:
la numero 3 va al posto della numero 1 o numero 2,
la numero 5 va al posto della numero 3,
la numero 9 al posto della numero 5,
la numero 13 al posto della numero 9 (questo per i tornei con almeno 64 posti),
la numero 17 al posto della numero 13,
la numero 25 al posto della numero 17
L’intento, chiaramente, era quello di mantenere il più possibile equilibrato il tabellone facendo rispettare i gruppi delle teste di serie negli Slam: 1/2, 3/4, 5/8, 9/12, 13/16, 17/24, 25/32. Questi sono creati in base agli abbinamenti: le teste di serie 1/8 affrontano sempre una tra 25/32 al terzo turno, quelle tra 9/16 avranno invece una tra 17/24; quelle tra 1/4 avranno sempre una tra 13/16 al quarto turno, quelle tra 5/8 avranno sempre una tra 9/12.
Dal 2018 invece si ragionerà su prima e dopo la stesura del primo ordine di gioco.
PRIMA: la giocatrice più alta non compresa tra le teste di serie prende il posto di quella che si è cancellata. Se il tabellone prevede alcune teste di serie con il bye e altre no, e a cancellarsi è una testa di serie con il bye al primo turno, al suo posto andrà la testa di serie più alta senza il bye e la prima esclusa dalle teste di serie diventa numero 9.
DOPO: si applica la regola seguendo l’ordine indicato sopra.
A TORNEO INIZIATO: il lucky loser prende il posto rimasto vacante, qualunque esso sia.
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