Uno strepitoso Roger Federer, nella finale del Master 1000 di Shanghai, impartisce una durissima lezione a Rafael Nadal. Per lo svizzero è il secondo titolo qui dopo il 2014 mentre per il rivale di sempre, al momento, il torneo cinese rimane tabu’. Federer, disinnescando sistematicamente il gioco del maiorchino con una facilità mai vista prima ha sbrigato la pratica in un’ora e 13 minuti in cui non ha concesso palle break al rivale che pure veniva da una serie di 16 vittorie consecutive cominciate allo US Open. È stata una partita che potrebbe lasciare scorie nel tennista spagnolo in vista del finale di stagione che a questo punto si arricchisce di nuovi motivi di interesse. Il Federer di ieri partirà favorito nei prossimi appuntamenti a cui deciderà di partecipare a cominciare dal torneo di casa, a Basilea. Nadal non può sentirsi tranquillo per il trono mondiale a fine anno anche se il vantaggio in classifica, sulla carta, appare rassicurante.
E veniamo ai numeri di un duello infinito che continua a calamitare in un modo o nell’altro l’attenzione di tutto il mondo del tennis.
Partiamo dagli head to head tra i due campionissimi: sono 38 con un bilancio che, per effetto dei 5 successi consecutivi di Federer a partire da Basilea 2015, è meno sbilanciato di prima. Siamo 23 a 15 per Nadal con il saldo dei match disputati sul cemento che vede lo svizzero in vantaggio per 11-9. Nella classifica della frequenza di head to head nell’Era Open, la rivalità tra Federer e Nadal che dura da 13 anni si colloca al terzo posto:
Con la vittoria di ieri Federer raggiunge Lendl al secondo posto della classifica dei tornei vinti, dietro a Jimmy Connors. Nadal è al quinto posto a due lunghezze da McEnroe:
Nei tornei Master 1000 Nadal è sempre il primatista con 30 successi in 46 finali appaiato a Djokovic che ha però disputato due finali in meno. Federer sale a 27 successi in 46 finali:
Quattro i plurivittoriosi dell’ottavo Master 1000 dell’anno che, a partire dal 1990, si è giocato in 4 città diverse: Stoccolma, Essen, Madrid e dal 2009 a Shanghai dove Federer ha vinto 2 volte (2014 e 2017) dopo essersi imposto in precedenza a Madrid nel 2006, mentre Nadal che non ha mai vinto a Shanghai aveva vinto a Madrid nel 2005. Federer succede nell’Albo d’oro a Murray che nella città cinese ha trionfato 3 volte (2010-2011-2016) in aggiunta al successo ottenuto nel 2008 a Madrid. Boris Becker ha raccolto i suoi 4 successi tutti a Stoccolma (1988-1990-1991-1994) mentre i 3 successi di Djokovic sono stati ottenuti tutti a Shangai (2012-2013-2015):
Nadal e Federer, in assenza di Djokovic e Murray in sosta prolungata ai box da diversi mesi, hanno fatto quest’anno incetta di trofei, prolungando senza tentennamenti il dominio dei Fab Four che dura incontrastato dal 2005:
Le 9 vittorie fin qui conseguite quest’anno se le sono spartite Federer (5) e Nadal (4) e sono relativi ai 12 eventi maggiori fin qui disputati (4 Slam e 8 Master 1000): le uniche eccezioni, come noto, riguardano i Master 1000 di Roma e di Montreal, vinti da Alexander Zverev e seguito di Cincinnati in cui Grigor Dimitrov ha ottenuto il primo atteso successo importante in carriera.
Per ritrovare un risultato analogo occorre risalire al 2007: anche allora, a questo punto della stagione, il duo “Fedal” si era aggiudicato i 4 Slam e 5 Master 1000. Sembra pazzesco eppure è così.
Maria Sharapova vince il torneo di Tianjin in Cina riprendendo dimestichezza con la vittoria dopo 882 giorni, da quando cioè alzò il trofeo al Foro Italico nel 2015. È un ritorno importante per il tennis femminile che, nonostante il fermento tra alternanza al vertice e del continuo manifestarsi di ottime giocatrici, ha bisogno anche di chi per anni è stata ai vertici del ranking come Serena Williams, Viktoria Azarenka e la stessa Maria Sharapova, fino alla nota squalifica che l’ha tenuta lontano dal circuito per 15 mesi.
Per la “tigre siberiana” cammino piuttosto agevole, senza perdere un set, in una settimana che ha portato alla ribalta un altro interessantissimo talento: la giovanissima bielorussa Aryna Sabalenka che dopo aver strapazzato in semifinale la nostra Sara Errani, al rientro dopo la squalifica di due mesi per doping, ha conteso fino alla fine il successo alla russa impostasi per 7-5 7-6(8) ma costretta in rimonta in entrambi i set. Per la tennista bielorussa, classe 1998, prepotente irruzione tra le top-100 (al numero 77). Più giovani di lei e più avanti in classifica restano 2 diciottenni: la ceca Marketa Vondrousova (numero 64) e l’americana CiCi Bellis (numero 44, ma con un best ranking al numero 35).
Per Sara Errani un rientro positivo dopo un periodo molto travagliato che le consente un primo salutare aumento in classifica di 100 posizioni (da n.280 a n.180) cui si è accompagnato la ventiseiesima vittoria in carriera nel doppio, in coppia con la rumena Begu.
E’ stata una settimana all’insegna delle tenniste dell’Est che hanno occupato 5 e mezzo dei 6 posti in finale nei tre tornei disputati. Infatti oltre alla finale tra Sharapova e Sabalenka, a Linz si è imposta la ceca Barbora Strycova al suo secondo successo in carriera a distanza di 6 anni dal primo (Quebec 2011) che in finale ha piegato la resistenza della slovacca Rybaricova la quale conferma l’ottima annata dopo la semifinale a Wimbledon e alla soglia dei 30 anni ottiene il suo best ranking (al numero 26, ma in procinto di avvicinarsi alla top-20 non appena la Race diventerà uguale al ranking tradizionale). All’esordio a Mosca questa settimana troverà la Sharapova, per la prima volta presente nel torneo di casa dal 2007, in un incontro che si prospetta ora molto interessante.
Nel terzo torneo della settimana svoltosi a Hong Kong ha vinto la russa Pavlyuchenkova che mette a segno l’undicesimo centro in carriera, terzo quest’anno dopo Monterrey e Rabat. In finale la russa ha superato l’australiana Gavrilova che in realtà è originaria di Mosca ed ha mantenuto la nazionalità di origine fino alla fine del 2015.
Altri numeri:
2 – le tenniste azzurre rimaste tra le top-100 a seguito dell’uscita di questa settimana di Roberta Vinci, scesa al n.102. Sono Camila Giorgi (n.77) e Francesca Schiavone (n.84). Occorre risalire all’anno 2000 per ritrovare una presenza così sparuta. Allora c’erano Farina e Grande.
7 – i tornei vinti fin qui quest’anno da tenniste russe. Lo scorso anno furono 4 in totale.
36 – i tornei vinti in carriera dalla Sharapova dal 2003. La tennista russa consolida la terza posizione tra le tenniste in attività alle spalle di Serena Williams (72) e della sorella Venus (49).
57 – il nuovo ranking di Maria Sharapova che le consentirà senza alcun dubbio di entrare direttamente in tabellone nei prossimi tornei dello Slam.
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