È un po’ il leit motiv della stagione WTA 2017: chi sarà la prossima numero 1? Ci sono già stati cinque cambi al vertice, tre diverse numero 1, e la netta sensazione è che non è finita qui. Karolina Pliskova, che ha conquistato la leadership in maniera quantomai rocambolesca a Wimbledon perdendo al secondo turno (unico Slam degli ultimi 4 giocato male dalla ceca) a causa delle sconfitte di Simona Halep e Angelique Kerber prima, rispettivamente, della semifinale e della finale, sarà costretta a rincorrere ben 3 giocatrici se vorrà ritrovarsi sul trono anche dopo lo US Open.
La classifica, nelle prossime 5 settimane, è destinata a portare sorprese e capovolgimenti. Due in particolare, di cui uno già accennato: a causa dei 2199 punti in uscita, Pliskova scivola da 6751 a 4552; Kerber, invece, ne perderà in tutto 2584 e precipiterà da 5626 a 3021. Se la ceca, in questa proiezione di ranking, si troverà al quarto posto, la tedesca addirittura precipita fuori dalla top-10.
Andiamo con ordine e vediamo come sarà la situazione domani, 7 agosto:
La prossima settimana avremo Toronto, che non vedrà punti in scadenza perché già usciti nell’ultima settimana di luglio, dunque partiranno con questi punteggi e potranno (tutte) aggiungere tranquillamente a ogni vittoria in un torneo che offrirà alla vincitrice 900 punti. Poi la settimana di Cincinnati, altro torneo da 900 punti, che facendo scadere i punti raccolti nel 2016 vedrà, al lunedì 14 agosto, questa nuova situazione.
Nonostante i 900 punti in uscita, Pliskova partirà ancora da una posizione di vantaggio. Il problema non arriverà con la settimana di New Haven, quella precedente allo US Open, dove la classifica vedrà perdere punti solo a Svitolina (da 4935 punti a 4815), Radwanska (da 3750 a 3280) e Ostapenko (da 3436 a 3382), ma proprio durante l’ultimo Slam del 2017. Senza i punti dello US Open 2016 (segnati sempre tra parentesi) la classifica diventerebbe:
Pliskova, dunque, sarà chiamata a fare meglio di quattro concorrenti dirette. Soprattutto, dovrà raccogliere 499 punti in più di Halep (così anche 205 punti in più di Muguruza e 134 punti in più di Svitolina) e sperare che nessuna delle altre riesca a colmare il divario che le separa dalla rumena. Vista l’attuale competitività, pensare riesca a farcela puntando solo sullo US Open è un rischio molto elevato. Molto più probabilmente dovrà colmare il divario torneo per torneo, visti i 4000 punti circa che mettono in palio queste 5 settimane in Nord America.
Sono 8, comunque, le giocatrici che avranno verosimilmente la possibilità di puntare al numero 1 del mondo o quantomeno al podio della classifica. Molto interessante la posizione di Elina Svitolina, perché quest anno ha vinto entrambi i Premier 5 disputati e un altro exploit potrebbe anche portarla in pole position prima di Flushing Meadows. È forse la meno accreditata ma quanto raccolto in questa stagione, e il fatto che negli anni sia sempre migliorata facendo una crescita molto regolare, legittima a pieno merito la sua posizione.
Disperata, invece, la posizione di Kerber che scivolerà molto indietro. Per tenersi in top-5 dovrebbe raccogliere almeno 1500 punti (non considerando i risultati delle altre). Più semplice pensare al mantenimento della top-10, visti gli scarsi risultati di Dominika Cibulkova negli ultimi mesi e soli 300 punti in più. Potrebbe, infine, esserci l’ingresso in top-10 per Jelena Ostapenko, che vorrebbe dire un’altra prima volta per la Lettonia. Occhio non solo al campo, dunque, ma anche ai calcoli.
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