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ATP Montreal: impresa Shapovalov, eliminato Nadal; Zverev e Federer ai quarti

[WC] D. Shapovalov b. [1] R. Nadal  3-6 6-4 7-6(4) (Simone Milioti)

Denis Shapovalov compie l’impresa della vita, elimina Nadal – che era a tutti gli effetti numero uno del mondo in pectore – e si guadagna una ghiottissima occasione sfidando Mannarino in quarti di finale. Il canadese entrato in tabellone con una wild card ha sorpreso tutti, il suo gioco è pulito, lineare e coinvolgente; fisicamente e soprattutto mentalmente è riuscito a tenere testa (e battere) un lottatore e maratoneta come Rafael Nadal dopo quasi 3 ore di partita.

Il canadese se l’è giocata alla pari fin da subito nel primo set e ha dimostrato carattere quando nel quarto gioco, andato ai vantaggi, ha salvato due palle break. Nadal sul suo servizio non ha rischiato mai, zero palle break concesse, e così si è potuto concentrare sui turni in risposta. La wild card nonostante le difficoltà ha retto bene l’urto, ma nell’ottavo gioco la pressione gli ha giocato un brutto scherzo. Un paio di gratuiti banali, chiaramente emozionali, lo hanno visto andare 0-40 sul proprio servizio, punteggio dal quale non è riuscito a salvarsi consegnando di fatto il set a Nadal che ha chiuso senza farsi pregare per 6-3.

Ad inizio secondo partito subito forte Denis che ottiene il break e lo conferma tenendo il servizio da 0-30, serie di tre giochi consecutivi. Nadal è in sofferenza, Shapovalov in questa fase è una fabbrica di vincenti di dritto, di rovescio e di volo. Lo spagnolo sotto 1-4 salva il proprio game di battuta annullando due palle break e da lì parte la rimonta. Il canadese subisce probabilmente l’occasione sfumata e si fa rimontare, nel game in cui subisce il contro break era partito nuovamente sotto 0-30, stavolta senza recuperare. Sul 4-4 il giocatore di casa vince un altro game sempre partendo sotto 0-30 e mantiene la testa del set, anche se ormai senza break di vantaggio. Sul punteggio di 5-4 per Shapovalov è però Nadal, stranamente, a non mantenere il controllo della situazione e concedere palla break che si legge set point. Fortunato il canadese che non colpisce benissimo la risposta di rovescio che atterra proprio sulla linea, sul colpo successivo arriva l’errore di Nadal che vuol dire terzo set.

Nel set decisivo Shapovalov serve per primo ma farà una fatica terribile. Nei primi tre turni di battuta concederà sempre almeno una palla break e il terzo game dura ben 15 minuti e il canadese è costretto a salvare tre break point. Tutto sommato però la wild card fa partita assolutamente alla pari specie sul piano atletico e mentale, non cede di un centimetro e le scelte di gioco sono tutte corrette. Sul tre pari finalmente un turno di battuta tranquillo, tenuto a zero, per Shapovalov. Nadal dal canto suo concede nulla al servizio e anche il canadese nel finale di match diventa più ermetico.
I due concludono la loro splendida battaglia al tie-break. Con un errore su una voleé bassa Shapovalov concede un minibreak immediatamente, che Nadal restituisce con un doppio fallo riportando il risultato in parità, 3-3; al cambio campo il pubblico inneggia al suo beniamino. Non ci saranno altri punti contro il servizio sino al 5-4 Shapovalov, Nadal manda in rete il dritto in uscita dal servizio concedendo due match point. Il canadese realizza il primo chiudendo uno scambio da fondo campo con un vincente di dritto che lascia fermo Nadal.

[4] A. Zverev b. [16] N. Kyrgios 6-4 6-3 (Simone Milioti)

È la terza sfida tra due dei più promettenti talenti del futuro. Tutte le loro sfide sono arrivate in questo 2017 e durante i mille in America. La differenza tra le sfide di Indian Wells, Miami e questa di Montreal è a che vincere è stato Zverev che era sotto 0-2 negli scontri diretti.

Il match è stato come potevamo aspettarci, i due molto amici si sono lasciati andare ad ampi sorrisi durante il lancio della monetina e anche durante alcuni scambi abbastanza divertenti. Ma mentre da un lato Zverev badava al concreto senza fronzoli, dall’altra Kyrgios esibiva smorzate e tweener spesso più per il piacere di giocarli che per l’efficacia che avevano.

Il primo set, soprattutto nelle fasi iniziali, è stato molto tirato. Kyrgios in apertura concede palla break, che cancella con un ace, tiene la battuta in questa occasione ma la cede al terzo gioco. Per Zverev comunque mantenere fino alla fine del set il break di vantaggio non è stato semplice. Il sesto game dura ben otto minuti, in questo game Kyrgios ha tre palle del controbreak ma non ne converte nessuna, superato questo ostacolo l’australiano molla un po’ la presa e il tedesco può chiudere i suoi turni di servizio con sempre più facilità.

Nel secondo il match è sempre a favore di Zverev, Kyrgios non riesce ad essere propositivo in risposta ed è meno infallibile del solito al servizio. Il game della svolta è il quinto, Zverev ottiene il break e sembra in controllo del match. Ancora una volta, più per demeriti suoi, però concede all’australiano l’occasione di rientrare nell’ottavo gioco sotto forma di due palle del controbreak. Kyrgios non sembra però nella giornata giusta forse per un leggero fastidio che interessa la gamba/fianco sinistra che si fa massaggiare due volte nel corso dell’incontro. Nick cede definitivamente nel nono gioco dove si fa strappare per la seconda volta il servizio nel set consegnando il match e, come ricordato, la prima vittoria negli H2H tra i due a Zverev.

[2] R. Federer b. D. Ferrer 4-6 6-4 6-2 (Piero Vassallo)

Per la diciassettesima volta su altrettanti incontri, Roger Federer batte David Ferrer che dunque non sfata il tabù svizzero. Il numero 3 del mondo si impone 4-6 6-4 6-2 in un’ora e cinquantasei minuti e per lo spagnolo ha tutta l’aria di essere una grande occasione persa. Non è stato un grande Federer quello visto sul campo Centrale di Montreal, troppo lento e falloso contro un Ferrer in palla e per due set davvero molto competitivo, sicuramente a livelli superiori rispetto a quello della sua attuale classifica. E mentre il valenciano riassaporava antiche sensazioni, Federer faticava a trovare le misure: dopo aver rischiato di cedere la battuta nel secondo gioco, il vincitore di Wimbledon ha permesso al suo avversario di prendere il largo fino al 4-1, Ferrer ha resistito all’attacco di Federer nel settimo gioco (tre palle break consecutive annullate) ma nel nono gioco ha ceduto la battuta rimettendo il set in discussione.

Recuperare il break di svantaggio non ha cambiato il copione della partita: Ferrer ha continuato ad essere il più in palla tra i due, mentre Federer non mostrava la reattività di un mese fa e al termine di un lunghissimo decimo gioco consegnava il primo set nelle mani dello spagnolo. Reazione immediata dello svizzero a inizio secondo set: break di vantaggio immediato e segnali di risveglio, smontati però dal contro break subito nel quarto gioco. Sul 2-2 però un nuovo game negativo al servizio di Ferrer ha spianato la strada al nuovo break di Federer, stavolta bravo ad amministrare il vantaggio fino alla fine. Con le energie sempre più ridotte, lo spagnolo ha subito perso il servizio nel set decisivo e non sfruttata la chance del contro break si è sempre più eclissato permettendo a Roger di prendere il sopravvento e giocare con più scioltezza fino al 6-2 finale che lo promuove ai quarti, prossimo avversario ancora un iberico: Roberto Bautista Agut, reduce da una battaglia infinita contro Gael Monfils.

 

Le altre partite

I restanti ottavi di finale non hanno lesinato emozioni sia per quanto riguarda gli andamenti dei match che per delle vittorie a sorpresa che si sono verificate. Tra tutte la sconfitta di Dimitrov che ha ceduto in tre set, l’ultimo addirittura per 6-1, a Robin Haase. Segue la vittoria miracolosa di Schwartzman che dopo aver perso i primi 8 giochi dell’incontro è riuscito a vincere al terzo, complice Donaldson che nei momenti chiave del secondo e terzo set ha dimostrato di non avere abbastanza carattere. Anderson ha battuto uno dei giocatori più in forma del momento, Sam Querrey, anche se crediamo che l’americano sfrutterà l’uscita prematura dal torneo per recuperare un po’ le forze. Infine vittoria di Bautista-Agut contro Monfils e di Mannarino contro Chung, i due si regalano rispettivamente Federer e Shapovalov in quarti di finale.

Ottavi di finale

R. Haase b. [7] G. Dimitrov 7-6(3) 4-6 6-1
[2] R. Federer b. D. Ferrer 4-6 6-4 6-2
D. Schwartzman b. J. Donaldson 0-6 7-5 7-5
[12] R. Bautista-Agut b. G. Monfils 4-6 7-6(5) 7-6(2)
A. Mannarino b. H. Chung 6-3 6-3
[WC] D. Shapovalov b. [1] R. Nadal  3-6 6-4 7-6(4)
[4] A. Zverev b. [16] N. Kyrgios 6-4 6-3
K. Anderson b. S. Querrey 6-4 6-1

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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