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Kvitova: “Sono sorpresa da me stessa, il tennis mi è mancato molto”

Come ci si sente a ritornare qui? Come ti senti quando arrivi a Wimbledon? È un
luogo dove hai avuto tantissimo successo.
Sì, è vero. Mi sento benissimo qui. È come se fosse la mia seconda casa, quindi non posso lamentarmi. Il tempo è buono. Quindi ancora meglio. Sì, stiamo affittando una casa, come ogni anno. Ci si sente bene ad essere qui di nuovo. Fa riaffiorare sempre bellissimi ricordi. È sempre così. Ho già provato anche qualche colpo sull’erba. L’erba è perfetta, come sempre, quindi…

Quando Serena non è in un torneo, come adesso, qual è l’effetto su chi vincerà?
Beh, credo che abbiamo comunque grandi giocatrici in tabellone, anche se Serena non gioca. Ma penso ci siano alcune favorite. In ogni caso è molto aperta. Quindi chissà chi vincerà.

Tre anni tra i due titoli qui. Ne sono passati altri tre, ci stai pensando?
In realtà questa domanda mi è stato posta a Birmingham. Ho iniziato a ridere perché non li ho contati bene come fate voi (sorride). Sì, è una cosa bella. È solo un numero, quindi chissà cosa succederà alla fine della seconda settimana. Ma farò del mio meglio, naturalmente.

Molte volte, quando le giocatrici hanno un bambino, si prendono una pausa dalla routine del tour. Cosa ne pensi del rientro di Victoria Azarenka?
È bello che sia tornata. Certamente è una delle migliori giocatrici di questo periodo. È una ex n.1. Sembra molto felice da quando ha un bambino attorno. L’ho vista oggi e ieri. Sì, è una bellissima ragazza. Stava bene. Quindi è bello rivederla giocare.

Sei sorpresa di aver già vinto un titolo, e di essere già tornata a quel livello in questo momento? So che hai detto che non è abbastanza dove sei arrivata. Quanto lontana pensi di essere dal 100%, se tornerai al 100%?
Sì, mi ha sorpreso molto, sono ancora sorpresa di come ho giocato nel mio secondo torneo dal rientro. Penso che l’erba mi dia sempre più fiducia. So che qui posso giocare bene. Durante il torneo sentivo di giocare meglio di partita in partita, che è sempre un buon segno.
Per quanto riguarda la seconda domanda è difficile dare una percentuale del mio livello di gioco. Come ho detto, a Birmingham stava salendo. Non sai mai come ti sveglierai la mattina dopo. Quindi vedrò come mi sveglierò lunedì. Il mio primo obiettivo è cercare di giocare al meglio già nel primo turno. Penso di avere ancora cose da fare per migliorare, cosa che ho davvero voluto fare, per tornare al miglior livello possibile, se posso dirlo. Cercherò di esserne più forte.

Hai adottato un atteggiamento diverso per il tuo ritorno al tennis e alla competizione? Hai parlato in precedenza del sostegno dello spogliatoio, che molti giocatori sono venuti da te e ti hanno parlato per incoraggiarti. Perché è importante? Che cosa significa per te?
Penso di essere un po’ diversa sia dentro che fuori dal campo. Vedo la vita ed il tennis da un angolo un po’ diverso da prima. Prima ero molto nervosa prima di ogni
incontro. Ora sto notando che non dovrei esserlo. Ci sono cose più importanti nella vita rispetto al tennis. D’altra parte ho notato quanto mi è mancato il tennis nel periodo in cui non ho giocato. Era molto difficile guardare le ragazze giocare alla TV, mentre io ero seduta sul divano con la mano in una stecca. Ho scoperto quanto amo questo sport. Ho ancora la passione che ho sempre avuto. Questa è stata la cosa più importante per me, perché non sapevo come sarebbe andata ogni cosa al mio rientro. Perciò sono davvero contento di averla. Il sostegno delle ragazze è stato incredibile. Devo dire che sono stata molto sorpresa del comportamento che le ragazze hanno avuto e hanno tutt’ora con me. Certe volte riesci a capire se è onesto o meno. Sento veramente che la maggior parte di loro è molto onesta nel dire che sono veramente felici di rivedermi. È molto bello. Sono veramente felice di fare parte della famiglia del tennis.

Traduzione a cura di Davide Paradiso

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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