[1] R. Federer b. [4] A. Zverev 6-1 6-3
È il giorno della finale che tutto il pubblico di Halle sperava di vedere sin dall’inizio, il conclamato confronto generazionale che tanto piace agli appassionati di tennis. Sotto il tetto del campo centrale, Alexander Zverev sfida l’otto volte vincitore del torneo Roger Federer, arrivato in finale senza perdere un set e con i favori del pronostico.
Federer vince il sorteggio e sceglie curiosamente di ricevere. La sua decisione è vincente poiché il tedesco sembra ancora rimasto negli spogliatoi, sparando lunghi tutti i colpi, specialmente di rovescio. Le prime di servizio entrano, ma lo svizzero risponde senza troppi problemi, riuscendo inoltre a rendersi pericoloso conquistando in apertura il break a 0. Federer continua nel suo gioco di estrema varietà, facendo ammattire il giovane tedesco a suon di back di rovescio. Zverev non riesce in alcun modo a rispondere al servizio dello svizzero, che cambia angoli e rotazioni con semplicità irrisoria e invece subisce un altro break, andando sotto 4-0. Fino ad ora il match è la classica “lezione” di Federer che, consapevole di essere oggi (e non solo) estremamente superiore, si diverte a scherzare il suo avversario con colpi uno più delicato ed insidioso dell’altro. Zverev tiene finalmente un turno di servizio tra l’inutile boato del pubblico, ma è davvero un fuoco di paglia, in quanto lo svizzero chiude 6-1.
Nel secondo parziale sarebbe lecito aspettarsi una reazione di Zverev, finora letteralmente ridicolizzato dal suo avversario. Effettivamente il tedesco inizia a sbagliare di meno cercando di portare lo scambio sui binari della forza bruta ed ecco che arriva a giocarsi una palla break. Lo svizzero si desta però in tempo dal torpore derivante dal primo set, ritrova la prima di servizio e gioca concretamente i restanti punti, chiudendo il game. Piccolo spavento per Sascha che, durante l’ennesima rincorsa verticale per recuperare un drop, cade rovinosamente addosso alla rete. Sopravviverà. Zverev si aggrappa al servizio, che però raramente gli concede punti diretti, in quanto Federer lo legge ormai alla perfezione. Il break arriva, inevitabile, al sesto game quando lo svizzero sul 15-40 piazza una meravigliosa smorzata di dritto dal lato sinistro del campo verso destra. Zverev non parte nemmeno e si avvia mestamente a rispondere, sotto 4-2. In un attimo si gira al cambio campo sul 5-2. Il tedesco gioca forse il miglior gioco della sua partita, trovando solo vincenti, ma ormai è indubbiamente tardi. Federer va servire sul 5-3 e presentandosi continuamente a rete, chiude la pratica Zverev, centrando il nono titolo ad Halle.
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