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ATP Antalya: il Seppi erbivoro non tradisce, fuori Verdasco

Entra nella fase decisiva l’ATP 250 di Antalya, che oggi vede completarsi il programma dei quarti di finale. È Marco Baghdatis a spezzare il sogno del giovane Ramkumar Ramanathan, regolandolo in tre set e rischiando non poco. L’indiano inizia la partita come ci ha abituato nel corso del torneo, dimostra una gran solidità al servizio, spinge col dritto e concede pochi punti di riferimento. Ed è proprio lui a brekkare in un delicato decimo gioco. Tentenna nel momento clou, quando deve chiudere e Baghdatis lo porta al tiebreak, ma viene letteralmente dominato, non riuscendo a fare nemmeno un punto e perde il set. L’orgoglio del cipriota è grande e nel primo gioco ottiene il break e riesce nell’allungo, poi finalizzato definitivamente in un estenuante nono gioco. Comandano i servizi e, forse, anche un po’ la stanchezza, nel parziale decisivo. L’unico ad insidiare in risposta è Baghdatis, che si procura tre palle break di fila sul 4-4, prontamente annullate. Sarà quindi il secondo tiebreak dell’incontro a decidere il primo semifinalista. Questa volta si invertono i ruoli e a salire in cattedra è il cipriota, che comanda 6-1. Ma si estranea inspiegabilmente e consente all’avversario di portare a termine una clamorosa, quanto insperata, rimonta fino al 6-6. Si sveglia in tempo per rimediare all’inevitabile, l’ex finalista Slam, che vince i successivi due punti e stacca un pass per la semifinale.

Continua il buon momento di Yuichi Sugita, che elimina la sorpresa del torneo Daniel Atlmaier in due agili set, avendo sempre in mano il pallino del gioco e annichilendo totalmente lo stile di gioco dell’avversario. Dimostra di essere un tennista di caratura completamente diversa rispetto a quelli affrontati precedentemente dal giovane tedesco, che si trova sempre in difficoltà e subisce la velocità e la tecnica di Sugita che, dal canto suo, ha bisogno di un break nel quarto gioco per garantirsi il primo set, concedendo solo quattro punti in risposta. Il secondo parziale è un monologo del nipponico, che strappa per ben tre volte la battuta all’ormai sconsolato Altmaier e chiude con un sonoro 6-0. Sarà lui l’avversario di Baghdatis.

Tutto secondo pronostico anche per quanto riguarda il match che ha coinvolto l’ultimo italiano in tabellone Andreas Seppi, che s’impone in due set tirati, ma comunque in controllo. L’altoatesino non fatica molto a trovare il break che gli varrà il set nel gioco inaugurale, riuscendo a tenerlo e poi a bissarlo, subendo un parziale rientro tra il sesto ed il settimo gioco, inutile ai fini di quell’esito, ma non della partita, perché Albot da lì prenderà grande fiducia e ridurrà al minimo i rischi sul servizio nel secondo set. Sarà proprio lui ad issarsi a doppia palla break nell’ottavo gioco, vanificata, e a costringere ai lunghissimi vantaggi l’altoatesino nel dodicesimo gioco. È molto bravo Andreas a contenere il momento di foga dell’avversario e a strappare in apertura di tiebreak un minibreak importantissimo che gli farà cambiare campo sul 4-2. Riesce poi a tenere la successiva battuta, a garantirsi anche i due punti in risposta e a trionfare. Per lui è la prima semifinale dell’anno, la settima sull’erba: l’ultima è arrivata ancora sull’erba (Nottingham 2016).

Crolla in rimonta, un po’ a sorpresa, Verdasco, nell’ultimo quarto in programma, contro Adrian Mannarino giocando una partita dalle due facce. Se nel primo set, e anche per metà del secondo, possiamo e dobbiamo parlare di uno spagnolo in palla, che concede pochi punti di riferimento, fa viaggiare il dritto lavorando ai fianchi l’avversario e con tre break in tutto sembra assicurarsi il passaggio del turno, dal 6-2 4-2 subisce un’involuzione clamorosa, tecnica e mentale, venendo rimontato fino al 4-4 e poi superato per sette giochi a cinque. Nel terzo parziale non ne vuole sapere di darsi una scrollata emotiva e subisce subito l’allungo del suo avversario nel primo gioco. Non sarà in grado di fare nulla per recuperare e subirà la stoccata decisiva nel settimo game, perdendo una partita già vinta. Per Mannarino ci sarà Andreas Seppi.

Giovanni Putaro

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