[3] G. Muguruza b. [9] V. Williams 6-2 3-6 6-2 (da Roma, Daniele Vallotto)
Non è un caso che Venus Williams non vinca un torneo su terra da ormai sette anni, e nulla fa pensare che la statunitense riprenda a vincere su questa superficie quando ormai va per i 40. Ma l’impegno che ci ha messo oggi contro Muguruza, più giovane, più potente, più veloce, è stato comunque lodevole, e il Centrale ha tentato in tutti i modi di sostenere Williams. Visto che Serena non c’è, il nome di Venus è uno di quelli che i romani si ricordano più facilmente, anche perché quasi vent’anni fa, nel 1998 e nel 1999, la giovanissima Venus arrivò in finale, perdendo la prima volta (con Hingis) e vincendo la seconda (con Pierce). Domani, contro Svitolina, avrebbe avuto un’ottima chance di arrivare alla terza, ma l’ostacolo Muguruza si è rivelato insormontabile, nonostante un break nel terzo. Troppo forte la spagnola, che dopo aver dominato il primo set grazie a un parziale iniziale di 16 punti a 7 – cioè 4-0 – si è distratta nel secondo rimettendo in partita l’orgoglio di Venus. Il servizio di Venus fa ancora la sua bella figura e Muguruza, specie nel secondo parziale, pur avendo qualche chance di breakkare ha fatto troppa fatica a rispondere. L’unico break del secondo set rimandava il giudizio al terzo e la velocità dei due set faceva pensare che Venus avrebbe potuto dire la sua. Invece il primo break è stata un’illusione: con un parziale identico a quello del primo set, 16 punti a 7, Muguruza si è riportata avanti e ha poi chiuso il match con un altro break, anche perché il servizio di Venus si è via via più indebolito. Domani la spagnola si giocherà con Svitolina la prima finale dell’anno, la settima in carriera, la seconda sulla terra battuta dopo quella del Roland Garros di dodici mesi fa. Sembra passato molto più tempo.
[8] E. Svitolina b. [2] K. Pliskova 6-2 7-6(9) (Diego Barbiani)
Il nuovo exploit del tabellone femminile porta la firma di Elina Svitolina, che con il successo ai danni di Karolina Pliskova rompe due tabù: la prima vittoria sulla tennista ceca, la prima semifinale a Roma.
È un anno speciale, questo, per la giocatrice di Odessa, capace di diventare a fine febbraio la prima tennista ucraina in top-10 e che ha già totalizzato 30 vittorie in stagione (la più continua, ad alti livelli, escluse Anett Kontaveit e Marketa Vondrousova) con tre tornei in bacheca. Uno di questi, a Dubai, è stato il primo in un Premier 5 e le ha consentito di mettere piede nell’elite del tennis femminile.
Oggi si trova appena più indietro, al numero 12, ma con questo risultato si concede la grande chance di rientrare: la condizione è quella di fare un turno in più di Venus Williams, che giocherà stasera alle 19:30 contro Garbine Muguruza. Intanto, c’è da raccontare la grande vittoria ai danni della testa di serie numero 2, non al meglio come nei match precedenti ma bravissima a girare l’inerzia della partita quando era sotto 2-6 0-2. C’è voluta infatti la miglior Svitolina per recuperare una situazione che è apparsa più volte a forte rischio.
La ceca, vista la situazione di punteggio, ha deciso di lasciar andare il braccio e con le prime importanti accelerazioni vincenti ha ripreso il break ceduto ad inizio secondo set e sul 3-3 ha operato quello che sembrava essere l’allungo decisivo verso il terzo set. Stava facendo tutto quello che era mancato all’inizio: più vicina al campo, più pericolosa con i suoi colpi. Svitolina, da che dominava lo scambio, doveva soprattutto difendersi ed esaltarsi in fase difensiva, ma non era per nulla facile.
Quando il secondo set sembrava ormai giunto al termine, l’ucraina ha vino una serie di punti grazie soprattutto alla profondità estrema dei suoi colpi. Almeno 4 dei 5 punti vinti dal 4-5 e servizio Pliskova al 5-5 15-0 sono arrivati pulendo la riga di fondo campo, con la ceca abbastanza infastidita dopo l’ennesimo errore provocato.
Si è giunti al tie-break, dove Pliskova avrebbe dovuto gestire meglio la situazione. Non tanto sul 4-2, quando ha perso il primo minibreak, ma sul 7-6 quando ha avuto il secondo (dei tre) set point sul proprio servizio: ha servito bene, ma si è come fermata convinta la sua palla fosse fuori e Svitolina, che anche lei ha dato la sensazione di aver visto la palla fuori, ha comunque colpito di dritto mettendo la risposta sulla riga. Sul 10-9, infine, il match point decisivo, con Svitolina al servizio e che ha preso il coraggio di giocare l’ultimo dritto angolato del suo match verso l’angolo sinistro della ceca.
Domani affronterà o Venus Williams, in una sfida che deciderebbe la numero 1 della Race, o Garbine Muguruza.
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