In fondo Roma e lontana e le polemiche sulle Wild Card arrivano abbastanza attutite a Rabat, dove le protagoniste dello “scandalo” (vabbè) stanno completando il loro percorso di avvicinamento al Roland Garros. Primo turno che non avrebbe offerto chissà quale insidie qualche anno fa ma che con i tempi che corrono faremo bene e prendere con un po’ d’allegria, perché non è detto che si ripeta così spesso. Le due italiane hanno vinto e anche abbastanza bene, visto che hanno concesso in media meno di tre game a set.
Ha cominciato Sara Errani, che opposta ad Anna Blinkova ha fatto valere la miglior posizione di classifica. Niente di che intendiamoci, ma i 25 posti (102 a 127) di differenza per una volta sono sembrati giustificati. L’italiana nel primo set si è prodotta in una specie di record, visto che non solo non ha mai perso il servizio ma l’avversaria non è mai arrivata a 40, troppa grazia per non credere che la russa non c’entrasse qualcosa. E in effetti il secondo set è andato in modo più normale, quando la nostra Sarita è in campo, cioè è stato pieno di break. Le due hanno tenuto solo 4 volte su 9 game e per fortuna quel break in più è stato di Sara che nel nono game ha trovato il modo di chiudere il game (e il match) addirittura a zero.
Sara adesso se la vedrà con Alison Riske, che ha superato la Cornet. Vedremo.
Francesca Schiavone ha superato invece la seconda top50 di fila, cosa che non gli riusciva da più di due anni, quando fu addirittura Angelique Kerber una delle due a farne le spese. A Rabat, più modestamente, è toccato a Timea Babos uscire dal campo frastornata dalle variazioni delle leonessa. L’ungherese, numero 34 del ranking, ha lottato nel primo set, che è stato abbastanza duro, ma è improvvisamente crollata dopo averlo perso, lasciando via libera alla “Schiavo” che grazie a sei game di fila si è portata sul 4-0 prima di chiudere strappando un’ultima volta il servizio alla rivale.
A differenza della Errani, Francesca dovrebbe praticamente suicidarsi per non arrivare ai quarti, visto che giocherà o contro la qualificata Gabriela Dabrowski, numero 348 ATP, oppure contro tal Lina Qostal, una ventenne wild card locale che non ha neanche la classifica. E considerato il settore di tabellone non è certo impossibile vedere l’italiana protagonista almeno fino a sabato.
Risultati
E. Makarova b. Y. Wickmayer 6-3 6-2
V. Lepchenko b. K. Flipkens 6-3 1-6 6-3
[5] Y. Putintseva b. A. Petkovic 6-3 6-4
S. Errani b. [WC] A. Blinkova 6-3 6-3
[WC] F. Schiavone b. [4] T. Babos 6-4 6-1
A. Riske b. A. Cornet 6-2 6-4
Finisce malissimo l'avventura alle WTA Finals di doppio per sara Errani e Jasmine Paolini, che…
Finale rocambolesco per il girone verde, che aveva visto ieri pomeriggio il forfait di Jessica…
Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi…
Elena Rybakina è riuscita nell'unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista…
Non riesce Jasmine Paolini a superare il gruppo viola alle WTA Finals, travolta contro Zheng…
La sconfitta di Iga Swiatek contro Coco Gauff non solo mette nei guai la numero…