J. Ostapenko b. [2] C. Wozniacki 5-7 6-3 7-6(5)
Partita al cardiopalma, quasi tre ore di tennis così distante tra le due giocatrici da appassionare per forza. Ancora una volta, però, a prevalere è stata la ragazzina terribile che viene dalla Lettonia: Jelena Ostapenko. Classe 1997, è al terzo successo in altrettanti incontri contro la ex numero 1 del mondo Caroline Wozniacki.
Rispetto ai precedenti incontri, la campionessa di Wimbledon junior del 2014 ha dovuto faticare molto di più, in difficoltà per tutto il primo set ed incapace di tenere la battuta fino al 4-5. I numeri alla fine le daranno, come successo nelle precedenti sfide, ragione: 70 vincenti a 21. Un martellamento continuo, di dritto come di rovescio, con Wozniacki che cercava il possibile per rimanere a galla nello scambio e rischiava quando voleva o uscire dalla fase difensiva o decideva di accorciare i tempi.
Così la danese ha vinto il primo set con un nuovo break al dodicesimo game, mentre il secondo è stato molto più regolare, con la lettone molto più sicura alla battuta e che ha ceduto appena 4 punti nei primi tre servizi, annullando una palla break nel quarto ma quando aveva già preso a sua volta un break di vantaggio. Sul 5-3, la chiusura del set senza rischiare alla battuta.
Di nuovo 5-3, stavolta però col servizio. Nel parziale decisivo Ostapenko, che aveva recuperato un break di ritardo nelle prime fasi, sul 4-3 ha trovato un nuovo break a suo favore arrivando a collezionare 3 match point sul 5-3. Wozniacki è stata brava a provarci fino alla fine, favorita anche da un doppio fallo sul secondo. E proprio quando sembrava avercela fatta, Ostapenko è tornata in maniera incredibile: sul 6-5 e servizio, la danese ha avuto a sua volta un match point ed ha giocato una palla corta non perfetta, ma con molto taglio ad uscire. L’avversaria ha staccato la mano sinistra dalla racchetta ed ha giocato un colpo in slice atterrato negli ultimi centimetri di campo. Poi, sulla palla del controbreak, l’ennesimo rovescio lungolinea vincente.
Nel tie-break è partita meglio Ostapenko, con un vantaggio interessante di 3-0 divenuto poi 6-3. C’è voluto il terzo match point, il sesto complessivo, per mettere la parola fine all’incontro. Come? con un nuovo vincente, il settantesimo, di dritto. Grandissima partita da parte della recente vincitrice di Stoccarda (in doppio) che ha potuto sfogare tutta la tensione accumulata dopo il break subito sul 5-3, guardando il suo angolo ed urlando un “come on” potentissimo. Wozniacki esce a testa bassa, per lei invece ci sarà la sfida nei quarti di finale contro Ana Konjuh o Marketa Vondrousova.
C. Giorgi b. Q. Wang 4-6 6-3 6-2
Camila Giorgi da seguito alla vittoria di prestigio ottenuta contro Karolina Pliskova al primo turno del WTA International di Praga e conquista i quarti di finale grazie al successo ai danni di Qiang Wang. Match molto diverso, quello odierno, rispetto all’esordio: se la ceca era una giocatrice che andava più in spinta, la cinese ha cercato di attuare uno stile di gioco che potremmo definire “alla Kerber”, ovvero una difesa molto offensiva, fatta coi piedi sulla linea di fondo, a rigiocare il più possibile i forti colpi della sua avversaria tutti in controbalzo. Il tentativo era quello di togliere il tempo all’azzurra, che doveva muoversi su una superficie piuttosto pesante vista la temperatura di 15 gradi circa. In questo modo era obbligata, Giorgi, ad avere i piedi in continuo movimento, in un footwork di alto livello e che alla lunga poteva portare a dei gratuiti in più.
Questo schema ha funzionato fin troppo bene nel primo set, dove Camila è stata sempre avanti nel punteggio e riusciva a difendersi molto bene al servizio, ma sul 4-3 in suo favore ha mancato l’importante vantaggio di 15-40 in risposta. Erano le prime palle break dell’intera partita: la prima neutralizzata con un’ottima difesa di Wang, ancora, sulla risposta di Giorgi, poi la seconda cancellata da un tentativo di risposta profondo ma uscito di poco in lunghezza.
Il game successivo è stato fatale nell’economia del primo set, con Giorgi avanti 30-15 che commetteva il primo doppio fallo del match e poi un nastro quantomai beffardo la costringeva a servire sul 30-40. Nel primo momento di vera pressione, un nuovo doppio fallo l’ha mandata indietro nel punteggio per la prima volta, con Wang poi perfetta nel chiudere il parziale.
Chissà cosa sarebbe successo se la cinese avesse tenuto quell’elevato livello di gioco anche per tutto il secondo e (eventuale) terzo parziale. Il calo c’è stato, ma non così netto, ed è lì che si nascondono i meriti della rimonta attuata da Camila, maggiormente incisiva con le proprie accelerazioni e meno in difficoltà negli spostamenti sul campo. La frequenza dei colpi non era più così elevata e l’azzurra, punto dopo punto, ha costruito il vantaggio necessario per concludere il set al nono game.
Un break di vantaggio in apertura della frazione decisiva mostrava ancor di più come l’inerzia del match fosse cambiata. Wang non aveva quasi più il controllo dello scambio e Giorgi poteva sfogare tutta la propria forza. L’ultimo reale momento di difficoltà è arrivato sul 3-2 15-40, con Wang che però non ha trovato il controbreak che avrebbe potuto riaprire la partita cedendo un nuovo turno di servizio poco più tardi e con esso, pochi minuti dopo, la partita.
Questa per Camila non era la “prova del 9”, perché eliminando la numero 1 del seeding tutte le altre partite sono (in paragone) più facili. Era un test importante, però, perché in questo periodo la marchigiana ha fondamentale bisogno di vittorie ed ha davanti a sé un tabellone che al prossimo turno le metterà davanti una delle giocatrici più in forma tra le seconde/terze linee del 2017: Mona Barthel, che ha cominciato la stagione fuori dalle prime 200 ed è già intorno alle prime 60 del ranking.
Risultati odierni:
C. Giorgi b. Q. Wang 4-6 6-3 6-2
[Q] M. Barthel b. O. Dodin 6-3 6-2
[3] B. Strycova b. [Q] L. Hradecka 6-3 7-5
[8] K. Siniakova b. [Q] N. Vikhlyantseva 4-6 6-4 6-3
Kr. Pliskova b. [5] L. Safarova ritiro
[Q] B. Haddad Maia b. [4] S. Stosur 6-3 6-2
J. Ostapenko b. [2] C. Wozniacki 5-7 6-3 7-6(5)
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