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Sharapova: “È bello sentire di nuovo l’adrenalina di scendere in campo”

Sei sorpresa del tuo livello?
Sì, io penso che il match di ieri sia stato molto duro per me per riassettare la qualità del mio gioco perché è stato un match molto più emotivo, dovuto anche al rientro dopo molti mesi. Oggi mi sono sentita molto meglio e più dentro al match, giocando più scambi e sentendo che sto reggendo bene negli scambi lunghi che è perfetto visto che ho l’opportunità di scivolare di più, di lavorare sugli spostamenti e di ritrovare la posizione.

Come è stato il recupero dal match di ieri?
Stavo parlando poco fa col mio team. È un grande cambiamento e non sapevo a cosa andare incontro. Mi sono sentita piuttosto bene, non c’è nulla come essere ad un torneo perché anche quando ti alleni hai 4-5 giorni duri ma hai un po’ di pausa alla fine. Mi sono sentita molto bene, penso che l’adrenalina già solo di essere qui e di poter competere contro un’avversaria mi renda veramente entusiasta. Sono nello spogliatoio che mi preparo ascoltando la musica, sto leggendo un libro e già mi visualizzo l’incontro.

Ieri tu hai detto di aver lavorato sul tuo gioco. Pensi di essere meglio ora di 15 mesi fa?
Sven ed io abbiamo guardato tanti video insieme. Lui ha anche filmato tanti dei miei match negli ultimi mesi. Io penso che con un coach che conosce così bene il tuo gioco si possa arrivare a parlare delle cose più piccoli che puoi aggiungere, quei dettagli che ti portano poi ad alto livello ed ho sempre avuto la sensazione che i piccoli dettagli fanno la differenza. Abbiamo lavorato tanto su come muoverci sul cemento, poi sulla terra. Mancare la stagione sulla terra lo scorso anno e dunque molto del lavoro era sul ritrovare il movimento.

Ci sono stati alcuni commenti abbastanza negativi da parte di Bouchard l’altro giorno, cosa ne pensi?
Non mi interessa. Sono superiore a questo. Non ho bisogno di commentare.

Qual è stata l’importanza di Sven Groeneveld in questo periodo?
Incredible. Se c’è qualcuno del mio team che devo ringraziare, questo è proprio lui. Ha avuto una grande carriera, allenando grandi giocatrici. Lui non ha mai dubitato di me, della mia integrità, nonostante sarebbe stato facilissimo per lui fare un passo indietro ed andare da un’altra parte. È stato con me ogni singolo giorno. Ammiro il mio team per quanto lavoro stanno mettendo per aiutarmi. Io non voglio fare questo rientro solo per me, ma anche per loro perché non mi hanno mai lasciato che mi abbattessi.

Nella tua carriera hai spesso fatto degli svantaggi dei vantaggi come quando sei stata operata alla spalla o quando sei migliorata sulla terra. Gli ultimi mesi sono stati uno svantaggio, ma adesso sei incredibilmente fresca.
Penso che il sia più grande beneficio che abbia guadagnato, nonostante non fosse questo il modo in cui volevo fermarmi. Sono stata in grado di fare cose che non avrei mai pensato nei miei 20 anni. Ho viaggiato, ho fatto esperienze e conosciuto persone nuove. Mi sarebbe piaciuto giocare a tennis, ma mi è piaciuto condividere la mia vita con le persone che adoro, ho fatto nuove amicizie, ho studiato ad Harvard 3 settimane. Sono stata assieme a persone più vecchie ed intelligenti di me. E poi quando ero via e non giocavo mi allenavo in maniera molto diversa. Lo facevo per il mio corpo e non preparavo alcun torneo. Sven, quando una volta abbiamo preso un paio di mesi di pausa, nel momento in cui siamo tornati ad allenarci abbiamo fatto un’ora ad alto livello e lui mi ha detto “Prendiamoci una pausa”. Io l’ho guardato e gli ho detto: “Cosa?”. Ero abituata a 3 sessioni perché avevo preso questo ritmo coi miei amici. Così sono stata in grado di rimanere in forma e lavorare su me stessa senza problemi.

Puoi chiarire una cosa che hai detto ieri? È vero che stai vedendo un medico ortopedico?

Per i tuoi problemi diabetici…
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Tu hai parlato del supporto del tuo team. Durante il match loro sono molto coinvolti. Quanto noti questo durante i punti e cosa ti da?
Ho speso molto più tempo con loro che con la mia famiglia. Abbiamo viaggiato tanto insieme. Ci conosciamo molto bene, abbiamo un unico goal ed un’unica missione.

Domani sarà la tua terza partita contro una giocatrice non testa di serie, ti senti fortunata per questo?
Perché?
Potevi incontrare una testa di serie molto alta.
Non controllo il tabellone, posso solo controllare i risultati delle mie partite.

L’abilità di giocare bene i punti importanti ti sta aiutando in queste 2 partite? 
Oggi penso abbiamo servito bene entrambe. Per quasi tutto il primo set non ci sono state chance, poi quando la situazione si è fatta più tesa lei ha avuto una chance ma sono riuscita a venirne fuori ed a girare il match a mio favore. Spesso Sven mi dice che possiamo allenarci su come giocare in certe situazioni, ma poi quando si arriva al tie-break o al set decisivo bisogna usare soprattutto l’istinto. È quello che decide per te.

Diego Barbiani

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