A inizio 2002 Venus Williams è tra le migliori giocatrici del mondo, non ha ancora compiuto ventidue anni e il suo palmarès conta già venticinque titoli in singolare, tra cui quattro Slam e una medaglia d’oro alle olimpiadi di Sydney 2000. Le manca soltanto il primo posto in classifica mondiale, che arriva proprio nel febbraio di quell’anno.
Il traguardo storico – nessuna tennista nera aveva mai raggiunto la prima posizione nel ranking WTA – diventa realtà il 25 febbraio 2002: Venus ha macinato punti su punti vincendo in poche settimane a Brisbane, Parigi e Anversa, nel torneo di Dubai invece perde nei quarti contro la francese Sandrine Testud, ma è una delle sconfitte meno dolorose della sua carriera.
Jennifer Capriati abdica in favore della maggiore delle Williams che diventa la prima afroamericana a fregiarsi del titolo di numero 1 del mondo. Manterrà la vetta per sole tre settimane, poi sarà un continuo avvicendarsi con Capriati: in totale Venus occuperà la prima posizione per undici settimane, proprio nell’annata in cui non vincerà nessuno Slam, perdendo tre finali di fila da Parigi a New York contro la sorellina Serena.
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