Maria Sharapova non avrà di certo dimenticato il suo esordio in Fed Cup nel 2008. Maria notoriamente non ha mai riscosso le simpatie delle sue colleghe, nemmeno tra le sue connazionali che, già quando venne convocata per la finale di Fed Cup del 2007 contro l’Italia, non fecero mistero del loro malcontento. Del resto il suo amore patrio si era fatto vivo in quel momento non a caso, la sua era una convocazione strumentale alla partecipazione alle Olimpiadi. Ai Giochi di Pechino 2008 Maria non poté prendere parte per un problema al tendine della spalla ma, sempre non a caso, il suo desiderio di difendere i colori della bandiera russa si è ripresentato in futuro soltanto a cadenza quadriennale.
Ad ogni modo, le critiche interne furono ben poca cosa rispetto all’ostilità che la fresca vincitrice dell’Australian Open incontrò in campo nel temibilissimo Canada Stadium di Ramat Hasharon, a nord di Tel Aviv. Un campo minato per chiunque e dove l’anno prima, in Coppa Davis, erano cadute, vittima più del pubblico che degli avversari, Italia e Cile. Che il pubblico della competizione a squadre – sia la Davis sia la Fed Cup – giochi un ruolo importante nelle sfide tra nazioni è cosa pacifica, fa parte della competizione e ne sono consapevoli molti giocatori che si sono mostrati contrari allo spostamento in campo neutro. Il pubblico israeliano, però, è ricordato da tutti come l’esempio di quella tifoseria che va oltre il supporto incondizionato dei propri beniamini, disturbando gli avversari oltre il limite della sportività.
Maria giocò il suo primo incontro di singolare contro Tzipora Obziler accompagnata dalla tifoseria israeliana che ripeteva incessantemente il suo grunting. Ma, da campionessa quale è, non si lasciò oltremodo deconcentrare e riuscì a portare a casa l’incontro col punteggio di 6-0 6-4. Il braccio di ferro col pubblico continuò anche nella giornata successiva, sia con Maria sia con Anna Chakvetadze, ma i risultati non furono diversi, anzi le russe erano ormai galvanizzate da quella sfida nella sfida. Un successo che le lancerà verso la conquista di quella che ad oggi è l’ultima Fed Cup conquistata dalla Russia.
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