Poche carriere sono state tanto incredibili e tormentate quanto quella di Monica Seles. Un fenomeno che entrò nel circuito a soli 16 anni cominciando a mietere successi in serie fin da subito. Grinta, intensità, potenza, due colpi bimani devastanti, concentrazione inattaccabile: Monica era una forza della natura capace di battere chiunque (anche Steffi Graf) plasmata dalle cure del padre e affinata dagli estenuanti allenamenti di Nick Bollettieri.
Poi quel maledetto torneo di Amburgo, la folle aggressione di Gunther Parche nel 1993 e una carriera, forse una vita, che si spezza per sempre. La ferita fisica guarirà, quella psicologica no. Otto Slam vinti dal ’90 al ’92 (3 Australian Open, 3 Roland Garros, 2 Us Open, per un totale di 29 tornei vinti in tre anni), uno solo dal ’95 al 2003 (Australian Open ’96). Parche aveva raggiunto il suo scopo: tolta la Seles di mezzo, Steffi Graf era tornata la regina del tennis.
I tormenti di Monica continuarono, tra la lotta con la bilancia, la morte dell’amatissimo padre Karolj e la difficoltà di trovare pace mentale per una ragazza dalla personalità sensibile e complessa. L’inarrestabile treno che aveva travolto il circuito era deragliato e non sarebbe più riuscito a rientrare sui binari.
Gioca la sua ultima partita al Roland Garros del 2003, una netta sconfitta al primo turno contro Nadia Petrova. Un brutto infortunio al piede sinistro la allontana dai campi ed è in quel momento che Monica torna a stare meglio. Decide di ritirarsi dopo una vacanza in un resort in Costa Rica. “Il ritiro era nell’aria, ma non volevo ammetterlo. Stare in un ambiente positivo mi ha aiutato a mettere a posto un po’ di pezzi della mia vita. Ero stanca di avere degli obiettivi, avevo passato tutta la vita cercando di raggiungere un obiettivo: arriva a quel peso, vinci quel torneo. Ero stanca delle persone che mi dicevano cosa fare. Finalmente avevo del tempo per me senza un particolare scopo”.
L’annuncio ufficiale dell’addio definitivo al tennis arriva senza clamori tramite uno scarno comunicato stampa rilasciato dal suo agente il giorno di San Valentino del 2008.
Dopo il ritiro Monica ha pubblicato la sua autobiografia dal titolo ‘Ho ripreso il controllo’ e continua a tenersi a debita distanza dal mondo del tennis. Collabora con una casa farmaceutica e si è fidanzata con Tom Golisano, un ricchissimo uomo d’affari, più vecchio di lei di 32 anni.
Rimarrà sempre un grosso punto interrogativo nella sua carriera. Quanto avrebbe vinto senza quella coltellata? Un quesito senza risposta, che lascia un rimpianto grande così per quella che avrebbe potuto, forse, diventare la più forte di sempre.
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