Questa racchetta è quella che ha portato Stan Wawrinka a vincere gli US Open. Questa racchetta è quella che potrebbe far fare un salto di qualità al vostro gioco, a patto che sappiate giocare a tennis almeno un po’. La rivisitazione 2016 della Yonex Vcore Tour G, il modello arancione reso famoso proprio da Stan Wawrinka al Roland Garros 2015, è un upgrade sostanzioso che si traduce in confort di gioco, potenza da fondo campo, e stabilità di impatti come nessun’altro modello in casa Yonex. Alcune certezze anzitutto: il piatto corde isometrico, e cioè capace di allargare la zona utile d’impatto senza ampliarne la superficie, e lo schema d’incordatura 16×20, ideale per esaltare le rotazioni. La rigidità non è elevatissima, attestandosi su un valore di 63 punti (grazie alla grafite Microcore che consente una maggiore flessione), ma è elevata l’inerzia invece, rilevata a 334 punti, ciò a dire che questo telaio promette di trasferire molta energia cinetica alla palla. Tutti questi valori si traducono in un telaio molto stabile e che consente allo stesso tempo un confort maggiore di gioco, specie se paragonato al modello precedente, la Tour G arancione. E poi l’estetica: dal freddo arancio del modello precedente si è passati a questo nero lucido con inserti arancioni e verdi, che rendono il telaio elegante e molto più accattivante visivamente.
In campo
Tirare dritti e rovesci da fondocampo in top spin sarà un gioco da ragazzi a patto di fare i movimenti giusti. Abbiamo fra le mani il modello reclamizzato da Stan Wawrinka, e proprio a questo giocatore bisogna guardare per capire come esaltare le caratteristiche della Duel G 97. Aperture ampie e swing veloci vi permetteranno di spingere la palla in maniera eccellente e di ottenere rotazioni ancora maggiori rispetto al passato, questo grazie a dei fori condivisi sul piatto corde che permettono uno spostamento delle corde che imprime maggiori rotazioni al colpo. La nuova distribuzione delle masse rispetto alla precedente versione permette di ottenere un rovescio in backspin con maggiore taglio a parità di movimento, e senza perdere nulla in termini di profondità. La compattezza di questo telaio risulta eccellente man mano che ci si gioca, e un’altra zona del campo in cui si sente molto il miglioramento rispetto al modello precedente è nei pressi della rete. Pur tenendo in mano due telai sostanzialmente simili – stesso piatto corde e stesso peso – lo stesso gesto tecnico ottiene, con questa Duel G, una profondità di palla maggiore e dei tocchi smorzati ancora più facili, dall’ottimo feeling. Al servizio due sono le soluzioni da prediligere: l’impatto piatto e la rotazione in slice. Per ottenere un servizio in kick molto valido, e cioè la classica seconda palla che salta molto in topspin dopo il rimbalzo, c’è bisogno di colpire con molta forza e velocità perché c’è bisogno far viaggiare rapidamente la testa della racchetta per ottenere uno swing efficace.
In definitiva, il modello top di gamma di Yonex è una racchetta esigente ma che ricompenserà chi la userà a dovere. Richiede saper giocare a tennis, visto il peso (circa 345 grammi con le corde), e quindi un braccio allenato capace di colpire con decisione e buona fluidità. I quarta categoria (almeno) dallo swing facile potranno giovarsi di questo telaio che, di certo, non tradirà le loro aspettative di potenza e confort.
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