Andy Murray, Novak Djokovic, Marin Cilic, Tomas Berdych = Radical, Speed, Prestige, Instinct. Ecco l’equazione vincente di Head. Quattro protagonisti, due dei quali con la “P” maiuscola, degli ultimi anni tennistici. Lasciato alle spalle il memorabile finale di stagione in cui lo scozzese ha detronizzato il serbo, dalle parti di Kennelbach non si sono fatti trovare impreparati per il nuovo inizio, per un grande Australian Open.
Al “Graphene”, fiore all’occhiello di Head, si aggiunge il “Touch”, dove potenza e comfort sembrano divenire indispensabili l’uno per l’altra. Il “Graphene Touch” possiede le caratteristiche tipiche del Grafene XT ma, con una maggiore capacità di assorbimento delle vibrazioni, migliora il suono e il feeling all’impatto con la palla. La tecnologia “Adaptive”, già forte dell’ASP (Adaptive String Pattern), che permette di passare da uno schema corde all’altro, darà ai tennisti la possibilità, grazie a un kit di attrezzi specifici, di modificare peso, equilibrio, lunghezza, bilanciamento peso/potenza e incordatura.
La nuova Speed di Novak Djokovic si tinge di rosso e prende le sembianze di un falco. Il bianco e il nero si confermano i colori dominanti ma le rifiniture e il falco, l’icona preferita del serbo, sono in rosso. La Speed è “Touch”. La versione “Pro”, quella scelta dal serbo, ha un piatto corde di 100 pollici quadrati (sq.in.), uno schema corde 18×20, pesa 310 grammi, ha un profilo di 22 mm ed è bilanciata a 315 mm. La sorella minore “MP” nasce con l’intento di garantire la giusta velocità e la potenza necessaria per un gioco versatile; si differenzia dalla “Pro” nel peso di 300 grammi, nel bilanciamento a 320 mm e nello schema corde 16×19. La linea è completata dalla “Adaptive” (kit compreso), dalla “S”, versione light della MP (285 g) e dalla “Lite”, ancora più leggera (265 g).
Arancio, nero con rifiniture rosse e celesti: questa è la Radical “numero uno del mondo” di Andy Murray. La tecnologia di spicco è la “Graphene XT”. La versione “Pro” dello scozzese pesa 310 g, ha un piatto corde da 98 sq.in, un bilanciamento a 315 mm, un profilo di 20/23/21 mm e uno schema corde 16×19. La nuova “Pro”, a detta di Head, “presenta la più avanzata tecnologia e un telaio più solido e offre tutta la potenza di cui un giocatore ha bisogno per un gioco davvero creativo”. Abbiamo poi la “Rev Pro”, dotata della tecnologia ASP, quindi con un schema corde che può variare da 16×16 a 16×19 che, pesando 270 g, si avvicina a chi cerca maneggevolezza. I modelli che completano la serie sono “MP”, “MP A”, “S” e “Lite”.
I colori della Instinct di Tomas Berdych cambiano ma l’anima della racchetta rimane. Il celeste diventa blu, lo stile della scritta si fa più deciso, qualche tocco di verde completa l’opera. “La Instinct MP presenta un telaio completamente nuovo che abbina potenza e comfort alla nuova tecnologia Touch, per un tocco migliore e un impatto solido e ammortizzato”. La “MP” ha un piatto corde da 100 sq.in, è bilanciata a 320 mm, ha un profilo di 23/26/23 mm e un piatto corde 16×19. Abbiamo poi “S” e “Lite” con un peso rispettivamente di 285 e 270 g e la “Adaptive”.
Chiudiamo il “top di gamma” con la serie Prestige in mano a Marin Cilic. Qui a prevalere è il nero, le scritte e le rifiniture sono rosse. “La prestige è la racchetta ideale per giocare con la massima potenza e precisione: non accontentarti di tenere la pallina in campo, gioca sulle linee”, ecco il consiglio della casa quasi a dire: noi la racchetta perfetta l’abbiamo creata, ora tocca a te usarla come Dio comanda! La serie si divide nella “Pro”: 315 g di peso, 22 mm il profilo, 98 il piatto e 16×19 lo schema corde, e nelle “Rev Pro”, “MP” e “S”.
La collezione continua con la “Extreme” scelta da Richard Gasquet, con una serie di racchette ultra light, con la serie “Challenge” e i modelli ideati per chi è ai primi colpi: “Attitude”, “Cyber” e “Spark”. A Kennelbach hanno cominciato alla grande il nuovo anno, tra la ricerca e la produzione dei nuovi attrezzi del mestiere, ogni tanto si siederanno e si godranno la sfida di cui tutti parlano, quella tra Murray e Djokovic, quella per la vetta del tennis. Non possiamo sapere chi avrà la meglio, ma una cosa è certa: Head avrà un ruolo da protagonista.
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