MELBOURNE. Grande giornata per i colori azzurri nel terzo turno di qualificazioni dell’Australian Open 2017. Thomas Fabbiano e Luca Vanni approdano nel tabellone principale del primo torneo dello Slam della nuova stagione e, per entrambi, da tanti anni assieme nell’accademia di Foligno, si tratta della prima volta in assoluto a Melbourne Park.
[31] T. Fabbiano b. A. Ghem 6-4 7-6(4)
Grande gioia per il tennista di origini pugliesi, che a 27 anni coglie la prima qualificazione all’Australian Open dopo una partita dominata per lunghi tratti ma che ad un certo punto poteva anche complicarsi più del previsto. “È stata colpa della tensione” dirà poi Fabbiano, “ero 4-3 e servizio e poi ho sbagliato 2 dritti facili, un altro sul 40-40… C’era, davvero tanta, poi però sono riuscito a gestire bene tutta la fase finale e sono molto contento”.
Era la prima volta in cui giocava il turno decisivo dopo aver passato, oltretutto, 2 turni in precedenza non da poco: “Come ogni cosa c’è sempre una prima volta e la prima qui in Australia a 27 anni, è tutto molto bello”.
Nel primo parziale Fabbiano è partito molto forte, salendo 5-2 e servizio prima di subire un parziale rientro di Ghem fino al 4-5 30-30. Lì però se l’è cavata molto bene, uscendo dal momento di piccola difficoltà ed incamerando la frazione in suo favore.
Ghem è poi partito meglio nel secondo, ma Fabbiano si era portato, come poi ha dichiarato, in una situazione di 4-3 e servizio. Il break perso ha rimescolato le carte e regalato maggiore incertezza finale, ma alla fine l’azzurro ha avuto la meglio e lunedì, quando scatterà il torneo principale, ci sarà anche lui.
L. Vanni b. J. Satral 4-6 6-4 6-4
Festeggia anche l’aretino Vanni, che a 31 anni ottiene la prima qualificazione al main draw dell’Australian Open dopo una vittoria molto complicata ma al tempo stesso importante.
“Mi sentivo bene, anche oggi però sono stato molto polemico con me stesso e con l’arbitro” dirà poi Vanni all’uscita dal campo, “nel primo set ci sono state chiamate che mi hanno danneggiato e purtroppo ho perso la testa. Soprattutto su quel 3-3 del primo set”.
Vanni fa riferimento ad una palla break avuta in cui Satral ha colpito un dritto verso sinistra che era apparso per tutti terminare largo, tranne che per il giudice di linea: “Addirittura ero convinto avesse fatto doppio fallo, poi ha tirato quel dritto largo e non è stata chiamata e mi sono un po’ troppo arrabbiato perché mi sentivo educatamente e correttamente superiore nel gioco, almeno mi riferisco alla giornata odierna, ed invece lì mi sono attaccato a quella questione ed ho perso il set”.
Poi però è riuscito a ripartire bene: “Forse poteva finire anche più in fretta il terzo set”. Satral è calato parecchio nella lucidità e scelta dei colpi ed ha perso il servizio decisivo sul 4-4, ma già sul 2-2 si è complicato enormemente la vita con un game vinto dopo 8 parità.
L’immagine più particolare, se vogliamo, è stato vederlo bere una Coca Cola al cambio campo sul 5-4 e servizio, pochi secondi prima di servire per il match: “È dal primo turno contro Federico Gaio che bevo Coca Cola, da dopo che ho perso il primo set e quindi porto avanti questo rito”.
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