L’Australian Open, che era partita senza la due volte vincitrice Victoria Azarenka, ha perso una decina di giorni fa Ana Lena Friedsam, quest anno protagonista di un’imprevedibile scalata fino al quarto turno con tanto di vittoria su Roberta Vinci ed un vantaggio mancato contro Agnieszka Radwanska da 5-2 nel set decisivo. Martedì scorso, in più, è toccato a Petra Kvitova dire addio allo Slam down under a causa della triste vicenda che l’ha coinvolta. Ieri sera, infine, è stata la volta di Madison Keys.
La semifinalista dell’edizione 2015, che ha annunciato inoltre di essersi riunita assieme a Lindsay Davenport (colei che era nel suo angolo proprio in quella cavalacata), ha rivelato tramite un messaggio divulgato sui social network di aver fatto un intervento chirurgico “minore” al polso pochi giorni dopo le WTA Finals, e di non voler correre i rischi che comporterebbe giocare prima del tempo stabilito. L’operazione in artroscopia, spiega, non ha intaccato i tendini ed è stata rapida e ben eseguita, ma questo non la porterà a rischiare nella speranza di rientrare più tardi, quando sarà pienamente ristabilita.
Dal lato maschile, invece, mancherà Juan Martin del Potro. L’argentino, che va ad aggiungersi al connazionale Juan Monaco, ha confermato di fatto le indiscrezioni dei giorni scorsi che non lo vedevano pronto per l’inizio della prossima stagione. Il 2016 è stato sì l’anno della sua rinascita, ma la finale di Coppa Davis lo ha visto impegnato al 100% sotto tanti aspetti fino a fine novembre. Da lì in poi, ‘Palito’, non ha mai ripreso a giocare, prendendosi un riposo comunque meritato dopo le imprese che hanno costellato la stagione del suo rientro. Nessun accenno all’incontro di Coppa Davis contro l’Italia ad inizio febbraio, ancora, mentre in questo modo viene certificato il suo addio al torneo di Auckland in programma la settimana prima. L’ultima volta in cui l’ex n.4 del mondo ha giocato l’Australian Open fu nel 2014, quando perse al secondo turno contro Roberto Bautista-Agut. Non lo si rivedrà almeno fino al 2018.
A proposito di Auckland, nella notte tra venerdì e sabato si è diffusa su Twitter la voce per cui anche Ana Ivanovic si sarebbe ritirata dal torneo neozelandese, in programma stavolta nella prima settimana del 2017. La serba è una delle 4 tenniste ex n.1 del mondo presenti in un tabellone di altissimo livello dove figurano entrambe le sorelle Williams e Caroline Wozniacki, ma la vincitrice del Roland Garros 2007 è quella che mostra le maggiori preoccupazioni dal punto di vista fisico. L’intervento al piede di fine settembre aveva ufficializzato la fine della sua stagione, da lì in poi pochissimi momenti passati sul campo. A parte qualche allenamento un po’ defaticante, c’è stata la partecipazione all’IPTL in cui ha stentato in ogni partita, mostrando solo in pochissime circostanze qualcosa della “vecchia” Ivanovic. Ancora non c’è certezza, ma giorno dopo giorno i dubbi aumentano e l’ago della bilancia si sposta più verso il “no”. Dovesse saltare l’evento in Nuova Zelanda, la tappa Slam di Melbourne Park sarebbe ancor più a rischio e metterebbe fine ad una striscia Slam che prosegue ininterrotta dal 2005.
In tutto questo, nel tabellone femminile ne approfittano: Anna Tatishvili, Su Wei Hsieh ed Ekaterina Alexandrova. Già in allerta Mariana Duque Marino, che entrerebbe al posto di Ivanovic. Nel maschile, invece, ne approfittano Yoshihito Nishihoka ed Aljaz Bedene.
A livello di qualificazioni, inoltre, le cose non vanno tanto meglio nel settore femminile. Alison Van Uytvanck, che raggiunse i quarti di finale al Roland Garros 2015, si è operata al braccio e non andrà in Australia. Lo stesso dicasi per l’olandese Richel Hogenkamp, protagonista vittoriosa del match più lungo di sempre in Fed Cup. Fuori anche Yafan Wang e soprattutto Beatriz Haddad Maia, la n.1 del Brasile, che si era guadagnata un posto tra le prime 200 dopo una grande rimonta negli ultimi mesi di questa stagione ma a causa di un infortunio in casa si è fratturata 3 vertebre e ne avrà per 2-3 mesi.
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