Kei Nishikori appare stanco e subisce Gilles Muller, autore di una partita fenomenale. Il giapponese salva due match point e viene fuori alla distanza
dal nostro inviato a Basilea
Ingresso in campo in un’atmosfera frizzante per i primi due semifinalisti. È Nishikori il primo a mettere piede sul Centre court colorato di blu da giochi di luce e clip con ricordi del passato che hanno intrattenuto il numeroso pubblico che, col passare dei minuti, è andato ad aumentare riempiendo le eleganti tribune blu e rosse che caratterizzano questo torneo e la città di Basilea in generale. Il secondo ad entrare in campo è stato Gilles Muller e, intervistato nel tunnel che porta dagli spogliatoi all’entrata del campo, si mostra fiducioso e al tempo stesso consapevole delle difficoltà che incontrerà quest’oggi. Nishikori si mostra, non potrebbe essere altrimenti, sicuro e determinato, con quell’approccio molto educato e garbato che gli appartiene.
Ingresso in campo in un’atmosfera frizzante per i primi due semifinalisti. È Nishikori il primo a mettere piede sul Centre court colorato di blu da giochi di luce e clip con ricordi del passato che hanno intrattenuto il numeroso pubblico che, col passare dei minuti, è andato ad aumentare riempiendo le eleganti tribune blu e rosse che caratterizzano questo torneo e la città di Basilea in generale. Il secondo ad entrare in campo è stato Gilles Muller e, intervistato nel tunnel che porta dagli spogliatoi all’entrata del campo, si mostra fiducioso e al tempo stesso consapevole delle difficoltà che incontrerà quest’oggi. Nishikori si mostra, non potrebbe essere altrimenti, sicuro e determinato, con quell’approccio molto educato e garbato che gli appartiene.
Finalmente gli sforzi di quest’ultimo vengono premiati da due chance di contro-break che, questa si che è una novità, capitalizza grazie ad un errore di rovescio del giapponese, fino ad allora paurosamente costante. 4 pari e andamento che inizia a preoccupare i cronisti di cui prima, specialmente dopo che il lussemburghese ha confermato il suo vantaggio e si è portato sul 5 a 4. Ancora più preoccupati, così come lo è il pubblico, sul turno seguente del giapponese costretto ai vantaggi e con l’onere di dover salvare due palle del set. La brillantezza della sua maglia gialla non fa pendant con quella del suo gioco, diventato di colpo incerto e passivo. La palla spedita in corridoio di rovescio mette il punto sul primo set vinto da Muller per 6 a 4.
Il secondo set. Ancora incartato dal gioco incisivo e imprevedibile di Muller, Nishikori riesce comunque a ritagliarsi un piccolo spazio per una palla break. Non pare essere giornata per il giapponese che si vede annullare la chance e con un altro errore maldestro spedisce fuori, a campo praticamente vuoto. Si va avanti sul 2 a 1 per Muller. Nemmeno una storta alla caviglia capitata a quest’ultimo riesce a far ingranare una marcia più alta al giapponese, sempre in balia delle palle che gli piovono dall’altra parte della rete e poco incisivo. Prova a scuotersi con qualche urla, ma l’andamento ciondolante denota uno stato fisico tutt’altro che rincuorante.
La reazione sul match point. Dalla palla break in avanti i turni di servizio di Muller continuano ad essere piuttosto tranquilli e, negli scambi lunghi, di solito la spunta lui facendo fare il tergicristallo a Nishikori. Quando va a servire sul 5 a 4, il giapponese sembra ormai con un piede nella fossa, tant’è che annulla due match point, uno con un gran lob, e si tiene a galla, prendendosi gli applausi di
incitamento scroscianti del pubblico. L’occasione arriva nel tie-break e Nishikori non se la lascia sfuggire, prendendosi un mini break che vale oro in questo momento. L’intensità di gioco evidentemente sale, così come il tasso di adrenalina della partita. Il giapponese in questo contesto è più preparato e si porta avanti fino al 6 a 2, chiudendo poi sul 7 a 3 un incontro che sembrava praticamente perso.
Il set decisivo. Aveva ragione Mohammed Lahyani, il pittoresco Chair umpair che tutti conoscerete quando, durante la nostra chiacchierata, raccontava di come i risultati nel tennis a questi livelli fossero dovuti al 90% dalla mentalità e il resto dal talento. La riprova se ne è avuta ancora una volta oggi, con Nishikori che nel secondo set è venuto fuori supportato non tanto dal fisico, come detto poco scattante, ma dalla predisposizione alla vittoria e dalla determinazione. La complicità di Muller in questo caso è evidente, poiché nel sesto game commette due doppi falli e si fa infilare da un passante dopo una discesa a rete tutt’altro che convinta. Il break del 4 a 2, sottolineato dal C’mon del giapponese è quello decisivo per l’approdo in finale. Chiude in due ore e quattordici minuti con il punteggio di 6/3.
Nishikori vola in finale dopo una partita soffertissima ed aspetta di conoscere il suo avversario che uscirà dal confronto che si giocherà a seguire.
K. Nishikori [3] b. G. Muller 4/6 7/6(3) 6/3
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