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Wimbledon – Willis, n.772 al mondo, l'eroe dei Championship: lo chiamano 'Cartman', sfiderà Federer!

TENNIS – Di Diego Barbiani

WIMBLEDON. Qualcuno ricorderà il film ‘Wimbledon’, ispirato alla storia di Goran Ivanisevic dove il protagonista, Peter Colt, giocava l’ultimo torneo della vita nello Slam londinese e con un cammino incredibile riusciva a mettere le mani sul trofeo. 7 partite, 7 vittorie.

Lo stesso genere di percorso che ha completato oggi Marcus Willis, eroe indiscusso del torneo. E siamo appena al termine della prima giornata! Per arrivare al suo nome bisogna scendere, eccome, nel ranking ATP. Non è neppure in top-10 per quanto riguarda i tennisti britannici, che pure non hanno validi prospetti tolto Andy Murray ed il naturalizzato Aljaz Bedene. Tutto questo discorso è per darvi tempo di cercare, scorrere le pagine ed arrivare al n.775. Classe 1990, quindi neppure di “primo pelo”, Willis è arrivato nel main draw di Wimbledon vincendo prima 3 partite nelle prequalificazioni, poi altre 3 nelle qualificazioni tra cui la vittoria su Yuichi Sugita, primo successo contro un top-100. Oggi, il capolavoro contro Richardas Berankis, n.54 del ranking mondiale. 6-3 6-4 6-4 che vale la settima vittoria consecutiva. Ha vinto Wimbledon, il suo Wimbledon. E mercoledì avrà il premio più bello: scendere in campo fianco a fianco con Roger Federer, che sia Centre Court o Court 1, per un giocatore che è sempre stato abituato ad esibirsi davanti a 20-30 persone, sarà il pomeriggio più emozionante della sua vita, almeno quella sportiva.

Willis, originario di Slough, vicino a Londra, stava per mollare tutto. Da inizio stagione aveva giocato appena 1 torneo Futures da 10.000 ad Hammameth, in Tunisia. Non proprio la mecca del tennis. E voleva smettere. Da Philadelphia gli avevano proposto un contratto per lavorare come maestro in una scuola. Quasi 26 anni, best ranking al n.322 e zero prospettive: le possibilità che accettasse erano altissime.

«Stavo sentendo per procurarmi il visto e partire. Non c’era nulla di certo ma la prospettiva di un lavoro ed un guadagno fisso erano troppo allettanti». Cosa è successo, allora? «Ho conosciuto una ragazza, che ora è diventata la mia fidanzata, e lei mi ha detto in pratica che sarei stato uno stupido a lasciare quello che è sempre stato il mio sogno». Questa è Jennifer Bate, dentista e madre di 2 figli che si è separata da poco. La sera del loro incontro lui le confidò di essere pronto a partire per l’America, lei gli disse: «Ci siamo appena conosciuti, come puoi partire per l’America?». Fu amore a prima vista, e grazie a Jennifer Marcus non lasciò più l’Inghilerra.

Nel 2014, 2 anni fa, cercava fondi con una raccolta spontanea per poter continuare a giocare. Quest anno ha guadagnato la “bellezza” di 220 sterline per quei quarti di finale ad Hammamet. Ora, con il secondo turno assicurato, ben 50.000. Non basteranno, probabilmente, per coprire tutte le spese fatte dall’inizio, ma lo aiuteranno ad andare avanti, a continuare ad inseguire questo sogno che ha da quando era bambino. Per tanti tennisti l’obiettivo è diventare n.1 al mondo, vincere uno Slam. Per chi come lui, che è sempre stato soprannominato ‘Cartman’ come il personaggio di South Park perché non ha mai avuto un fisico da atleta (anzi…) e che ha lottato una vita per vivere un momento così, invece, l’obiettivo era di vivere un momento così: «L’altro giorno ho visto Djokovic e mi sono cadute le labbra. Devo atteggiarmi normalmente e far finta che tutto ciò sia normale, ma come faccio?».

 

Diego Barbiani

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