TENNIS – PARIGI – Di LORENZO DI CAPRIO. Rafael Nadal annuncia il ritiro per un problema al polso sinistro, il Roland Garros perde uno dei protagonisti più attesi stravolgendo, di fatto, ogni sorta di pronostico azzardato fino ad ora. È ovvio, infatti, come l’addio del maiorchino apra a scenari nuovi e del tutto inattesi.
Un’occasione per tutti, insomma, ma soprattutto per coloro i quali occupano la parte di tabellone precedentemente dominata da Nadal: stiamo parlando principalmente di Jo-Wilfried Tsonga, intenzionato a confermare almeno la semifinale dello scorso anno, e Dominic Thiem, alla ricerca del definitivo exploit con cui consacrare le grandi cose mostrate negli ultimi mesi.
Partiamo dall’austriaco, che dopo le vittorie su Cervantes e Garcia-Lopez affronterà Alexander Zverev. Un incontro difficile che, tuttavia, vede Thiem decisamente favorito, soprattutto in virtù dei precedenti dell’ultimo mese sulla terra di Monaco e – la scorsa settimana – Ginevra: in entrambi i casi, infatti, ha prevalso l’allievo di Bresnik, numero 15 del mondo e finalmente pronto a fare il grande salto raccogliendo bottino pesante in uno dei quattro Major stagionali. Dopotutto, in caso di vittoria al terzo turno, Thiem si giocherebbe un posto nei quarti con il fortunato Marcel Granollers, che dopo aver battuto Fabio Fognini all’esordio ha goduto dei ritiri di Mahut prima e Nadal poi.
Prospettive importanti, come anticipato sopra, anche per Jo-Wilfried Tsonga: il beniamino di casa, che quest’anno difende la semifinale, ha però faticato contro Marcos Baghdatis, uscendo vincitore solo al termine di una lotta durata cinque set. Altrettanto “pericolosi” saranno i prossimi incroci visto che Tsonga, al terzo turno, se la dovrà vedere con un Gulbis apparso tanto in forma nelle due uscite parigine. Agli ottavi, poi, ci sarebbe verosimilmente David Goffin. Insomma, le insidie non mancano; eppure, è facile immaginare come sia scattato qualcosa nella testa di Tsonga, che nella corsa alla semifinale potrà contare anche sull’appoggio del pubblico di casa (cosa da non sottovalutare, specie per un trascinatore nato come Cassius Jo).
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