TENNIS – Di PIERO VASSALLO. I migliori e i peggiori del torneo di Indian Wells: Azarenka ritrova un grande successo, bravissimi anche Goffin e Zverev. Deludenti Andy Murray e ancora una volta Angelique Kerber.
UP
Victoria Azarenka
A Brisbane aveva dato chiari segnali di risveglio, a Melbourne però era rimasta sorpresa (come tutti noi) da una super Kerber, ma a questo punto i dubbi sono del tutto fugati: Victoria Azarenka è tornata al top e la vittoria a Indian Wells ne è la migliore conferma possibile. Un titolo Mandatory le mancava da quasi 4 anni, vincere battendo in finale in California la “figliol prodiga” Serena Williams (per la quarta volta in carriera e sempre in un match decisivo per il titolo) le riconsegna l’ultimo tassello di fiducia che le serviva. Bentornata Vika.
David Goffin
La semifinale raggiunta dal belga – la prima della carriera in un 1000 – è motivo di soddisfazione per lui ma anche per tutti coloro che non vogliono arrendersi a un tennis moderno fatto esclusivamente da giganti spara-bordate. Avere un fisico “normale” non significa non poter ambire a traguardi importanti e Goffin lo sta dimostrando, anche senza colpi capaci di spaccare in due la pallina.
Alexander Zverev
L’immagine della volée affossata in rete sul match point rischia di essere quella rappresentativa del torneo del giovane tedesco. Ma non dev’essere così, perché a soli 18 anni “Sascha” è arrivato a un solo punto dal battere il numero 5 del mondo, il tutto dopo aver vinto belle partite contro Dodig, Dimitrov (ne parleremo più in basso) e Simon. Ecco perché il torneo di Zverev è da 8 in pagella, nonostante quella maledetta volée.
DOWN
Andy Murray
Non è la prima volta che lo scozzese incappa in questi scivoloni a Indian Wells: nel 2011 fu estromesso subito da un giovanissimo Donald Young, stessa sorte un anno dopo quando a dominarlo fu lo spagnolo Garcia-Lopez. Quest’anno è toccato all’argentino Delbonis compiere l’impresa, eliminando un Murray particolarmente infastidito dal vento che soffiava indomito sul centrale.
Angelique Kerber
Per la tedesca le cose iniziano a diventare preoccupanti: dopo l’Australian Open non è più riuscita a vincere un match nel circuito WTA – ha ottenuto un successo in Fed Cup – e ha già perso la seconda piazza del ranking. A Indian Wells si è arresa alla ceca Denisa Allertova, così per cercare di ritrovare le migliori sensazioni ha deciso di fare una capatina a Las Vegas dove si è allenata con Steffi Graf e Andre Agassi. Basterà per rigenerarla?
Grigor Dimitrov
La sconfitta contro Zverev suona tanto come una sorta di “passaggio del testimone”: il 18enne tedesco si prende il ruolo di stella del futuro che il bulgaro non è riuscito a interpretare. Le premesse c’erano tutte, ma a quasi 25 anni bisogna guardare in faccia la realtà e prendere atto che Grigor Dimitrov non sarà il grande campione che qualcuno pensava.
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