TENNIS – WTA
DOHA. Non vuole smettere di sognare Jelena Ostapenko, che si qualifica per la seconda finale WTA in carriera, la prima a livello Premier.
Anche un po’ di fortuna per la lettone, che dopo aver vinto il primo set contro Andrea Petkovic ha concluso la partita dopo appena un game a causa del ritiro della sua avversaria per un problema fisico. 7-5 1-0 in favore della giocatrice classe 1997, che domani affronterà Carla Suarez Navarro, a sua volta dominatrice su Agnieszka Radwanska per 6-2 6-0.
OSTAPENKO – PETKOVIC. Il match era cominciato nel migliore dei modi, dal punto di vista dello spettacolo. Il primo turno di battuta di Ostapenko è durato quasi undici minuti, tutti gli altri sono stati una battaglia punto a punto, eppure Petkovic aveva una marcia in più e salvandosi una volta da 0-30, poi da 15-40, poi da 0-40, conduceva per 5-1. La sua avversaria, comunque molto vicina nel livello di gioco, ha salvato un set point e ripreso uno dei due break di distanza. Sul 5-3, la tedesca ha cominciato a guardare la gamba sinistra. Nessun segno però che si riflettesse sul suo gioco. Non ancora.
Ostapenko ci ha creduto ed ha ripreso anche il secondo break di ritardo. Sulla palla del 5-5, nel tentativo da parte di Petkovic di recuperare un gran rovescio, ha allungato troppo la gamba ed ha “svelato” le sue ormai precarie condizioni fisiche, fermandosi e cominciando a fare smorfie di dolore. Dopo aver perso nuovamente la battuta si è fatta massaggiare una prima volta, poi una seconda pochi minuti dopo. Nulla da fare. Perso il primo game del secondo set ha deciso di concludere la partita.
La lettone, seppur con moderazione, festeggia il bel risultato. Dopo la finale persa in Qebec lo scorso anno da Annika Beck, arriva la seconda chance per portare a casa un titolo WTA, questa volta dieci volte più importante di quello perso in Canada.
SUAREZ NAVARRO – RADWANSKA. Chissà se Roberta Vinci avrà già saputo del risultato, e se avrà pensato alla sfortuna che ha avuto ieri sera a beccare la partita perfetta di Radwanska, oggi nemmeno lontamente paragonabile alla giocatrice scesa in campo ieri sera. Appena due game ottenuti contro Suarez Navarro, recentemente battuta nei quarti di finale degli Australian Open. Davvero poco da dire, se non registrare i meriti per la prestazione eccellente della nuova n.6 del mondo che torna in finale dal torneo di Roma 2015.
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