TENNIS – AUSTRALIAN OPEN – Dall’inviato a Melbourne Samuele Delpozzi
Da Sydney a Melbourne passando per Londra (e New York). Questa, in estrema sintesi, la parabola tennistica e umana di Johanna Konta, prima britannica a raggiungere le semifinali per una tennista britannica dal 1983, quando vi riuscì Jo Durie.
In quegli stessi anni, per dire di quanto tempo sia passato, in radio girava Thriller di Michael Jackson, al cinema si poteva vedere ‘Il ritorno dello Jedi” e via dicendo.
Un’esplosione inattesa, quella della ragazzona nata a Sydney nel 1991 e naturalizzata sotto i colori della Union Jack nel 2012, dopo essersi trasferita in Inghilterra già sette anni prima. A partire dal torneo di Eastbourne dello scorso giugno, dove giunse ai quarti battendo Makarova e Muguruza, il suo ruolino di marcia è impressionante: 32 match vinti su 40 ed una classifica che, ora sì, la vedrà dentro le prime 30 (al momento è al n.26 del mondo). E per chi partiva da 147 al 6 di giugno, sono solo applausi.
Già agli ultimi US Open aveva dimostrato di potersela giocare con le big – ottavi di finale raggiunti partendo dalle qualificazioni, Muguruza di nuovo messa al tappeto –, ma forse le mancava ancora un pizzico di consapevolezza dei propri (nuovi) mezzi. Qui a Melbourne, nel secondo Slam di casa (se così si può dire), stiamo forse assistendo alla completa maturazione di un talento a lungo inespresso, tanto da aver indotto la Lawn Tennis Association a tagliarle i fondi, con relativa decisione del clan Konta di spostare a Gijon, nel nord della Spagna, la propria base di allenamento.
Nonostante il cambio di passaporto, il pubblico australiano non sembra averle serbato rancore, come testimonia il tifo caloroso ad ogni incontro, a partire dall’impresa al primo turno su Venus Williams per arrivare alla splendida rimonta di oggi sull’altra sorpresa del torneo, Shuai Zhang che è partita dalle qualificazioni. 6-4 6-1 il punteggio odierno, il match più semplice finora capitatole dopo proprio quello su Venus Williams, dove era avanti 5-1 nel primo set e concluse “solo” 6-4 6-2. Poi gli scalpi di Saisai Zheng, Denisa Allertova ed Ekaterina Makarova, quest ultima in un match davvero combattuto e chiuso 4-6 6-4 8-6 in quasi tre ore di gioco.
La prima semifinale Slam della carriera è quindi una realtà. Il tabellone ora le mette davanti Angelique Kerber, colei che ha eliminato la grande favorita alla finale Victoria Azarenka. Sognare la finale può essere utopia? Forse, sì, ma non ditelo a lei che dopo essersi vista abbinata ad una Williams, al primo turno, aveva forse già pensato ad un’eliminazione ed a prenotare i biglietti per il ritorno a casa.
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