TENNIS – Dal nostro inviato a Melbourne Diego Barbiani
Nel 2012 Sara Errani, all’Australian Open, compì la prima cavalcata Slam arrivando fino ai quarti di finale ed arrendendosi solo a Petra Kvitova. Da quell’anno, quasi solo sconfitte, con la parentesi del 2015 dove raggiunse il terzo turno.
Nel 2013 fu eliminata da Carla Suarez Navarro, nel 2014 da Julia Goerges, quest anno da Margarita Gasparyan che ha chiuso il match per 1-6 7-5 6-1 cogliendo tra l’altro il primo successo in un tabellone principale dello Slam.
Eppure oggi, sotto il caldo afoso australiano, la romagnola aveva cominciato piuttosto bene. Approfittava di una russa in difficoltà nel tenere lo scambio e dopo quattro palle break annullate nel primo game prendeva il largo fino al 6-1 conclusivo. Nel secondo, malgrado una Gasparyan un po’ salita di livello, sembrava aver comunque trovato il modo per condurre a termine l’incontro senza grandi patemi.
Sul 3-2 Gasparyan, Sara ha provato a prendere il largo. Prima è risalita da 15-40, poi ha preso il break in un frangente con tanti errori di dritto dell’avversaria. C’era un dettaglio, però, che non chiudeva la partita: i tanti errori di Sara. C’era vento, folate improvvise che da venerdì hanno dato diverso fastidio ai giocatori durante gli allenamenti. Due giorni fa l’azzurra era in campo con Timea Bacsinszky e la palla in certi momenti sembrava fermarsi. Oggi era più continuo, ed alla lunga questo potrebbe aver complicato il suo gioco fatto di tante variazioni e cambi di ritmo.
Gasparyan, alla prima occasione, ha ricucito il distacco e salvato un gran game sul 5-5 ha poi preso il break ed il set. Sul 6-5 30-30, l’errore gravissimo di Sara: dopo aver il braccio di ferro sul lato del rovescio, ha mancato un dritto a campo quasi aperto mettendolo sotto il nastro.
Nel set decisivo c’è stata lotta solo nella prima metà. La russa ha chiuso il quinto game dopo aver salvato due opportunità di controbreak e, dopo un medical time out di Sara, ha chiuso senza perdere un punto per confezionare la sua prima vittoria Slam in carriera, il suo successo più importante in termini di ranking dell’avversaria. Cade la testa di serie n.17, l’Italia perde già i suoi pezzi.
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