Dal nostro inviato a Melbourne, Luigi Ansaloni
MELBOURNE. Nuovo caso scommesse nel tennis? A sentire la Bbc (non esattamente il giornale della parrocchia, dunque) sembrerebbe di si, ma la notizia, girata ovviamente tra i corridoi di Melbourne, dove oggi ha preso il via l’Australian Open, è presa un po’ da tutti con la molle. Perchè?
Prima i fatti. Secondo quanto riferito dalla BBC e da Buzzfeed News negli ultimi 10 anni 16 giocatori classificati nelle prime 50 posizioni della classifica ATP sono stati segnalati con il sospetto di aver aggiustato le partite. Tutti questi atleti, tra cui ci sono anche vincitori di Slam, hanno avuto l’autorizzazione di continuare a giocare. Dunque, non solo scommettevano, non solo truccavano le partite, ma hanno fatto tutto questo impunemente. E ci sono quei “vincitori di slam” che, per chi non conosce bene il tennis, sarebbe più o meno una revolverata, visto che negli ultimi anni, a livello Atp, i vincitori di slam sono stati in tutto 6 (Federer, Djokovic, Nadal, Del Potro, Murray, Cilic) e ognuno di loro sarebbe un nome pesantissimo, che potrebbe davvero sconvolgere il mondo del tennis.
Leggendo pero’ meglio il pezzo, e parlando anche con qualcuno dell’Atp (che sì, avrebbero tutti i motivi per smentire, ma l’evidenza è l’evidenza) è che tutto questo potrebbe diventare come quella commedia teatrale di Shakespeare, “Molto rumore per nulla”. I documenti in possesso alla BBC e Buzzfeed News includono i risultati di un’indagine che è partita dal match tra Nikolay Davydenko e Martin Vassallo Arguello del 2007. Roba che tutti gli addetti ai lavori e i tifosi non occasionali sapevano, appunto, da anni. I due giocatori tra l’altro furono assolti da ogni accusa, ma l’indagine è poi andata avanti in modo più ampio alla ricerca di collegamenti fra i giocatori e gli organizzatori di scommesse clandestine sul web.
I documenti ottenuti dalla BBC evidenziano anche la presenza di cartelli di scommettitori in Russia, Italia del Nord e Sicilia che puntavano centinaia di migliaia di euro sulle partite che gli investigatori ritengono truccate. C’è anche una lista di giocatori, non rivelata, con 10 players che sarebbero le “menti” dell’organizzazione. Dei match oggetto dell’indagine voluta dalla ATP, tre sono stati disputati a Wimbledon.
Lo stato maggiore del tennis Atp, a partire dal presidente Atp Chris Kermode, seguito da vice Mark Young e da Nigel Willerton (direttore della Tennis Integrity Unit), si è poi presentato a Melbourne per smentire tutte le congetture BBC, smontandole (dal loro punto di vista) dalla prima all’ultima accusa. In soldoni hanno detto come siano cose “vecchie”, con indagini già effettuate e chiuse per “mancanza di prove”. E proprio su questo, l’Atp ribatte con decisione, ovvero che per dire e per poter pubblicare certe cose, ci vogliono le prove. “Noi siamo in prima linea contro tutto questo, siamo per l’integrità del tennis”, tuona Kermode. Intanto, però, i sospetti continuano. Anche a distanza di anni. E sono duri a morire.
Nel frattempo emerge un’ulteriore notizia: la polizia dello stato di Victoria avrebbe effettuato alcune indagini nelle scorse settimane per identificare possibili scommettitori tra i giocatori attualmente impegnati agli Australian Open 2016. Il Sydney Morning ha rivelato come alcuni personaggi del racket abbiano avvicinato un tecnico per convincerlo a partecipare alle combine. Gli investigatori dell’unità Anticorruzione nello Sport della polizia australiana erano al corrente del fato che Bbc e BuzzFeed avrebbero diffuso le rivelazioni all’apertura dell’Open.
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