TENNIS – MELBOURNE. Non sembra poter accettare, Rafael Nadal, quanto è accaduto sulla Rod Laver Arena. La sconfitta contro Fernando Verdasco rappresenta una nota doloros(issim)a a cui neppure lui, forse, aveva fatto il pensiero.
Nei giorni scorsi in allenamento aveva sempre mostrato ritmo e vigore, oggi invece l’impressione è che fosse totalmente scarico. «Non era il mio giorno, Verdasco ha meritato tutto» ha dichiarato. Già, ma perché non ha funzionato? «E’ stata una giornata difficilissima. Una partita di cinque set, quasi cinque ore, dove ho dovuto lottare tantissimo senza però avere le armi necessarie. Non colpivo bene la palla, non riuscivo ad essere incisivo». Nadal ha individuato nel dritto uno dei suoi problemi di oggi: «Non girava bene. Era corto fin dall’inizio e quando comincio così difficilmente riesco a cambiare l’atteggiamento a partita in corso». E poi ancora: «Ho faticato tanto anche per un altro motivo: non riuscivo a mettere l’avversario in una posizione difficile per giocare i vincenti». Gli è stato chiesto, infatti, come mai le ultime sconfitte negli Slam sono arrivate da giocatori come Nick Kyrgios, Dustin Brown, Fabio Fognini e Fernando Verdasco, giocatori che colpiscono forte la palla e possono esaltarsi in determinate situazioni. «Comunque ora, l’unica cosa da fare, è lavorare tanto e continuare su questa strada. La stagione è ancora lunga, avrò la possibilità di rifarmi». Più che una promessa, sembrava una speranza.
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