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Australian Open – Incredibile Kerber, eliminata la grande favorita Azarenka!

TENNIS – Dal nostro inviato a Melbourne Diego Barbiani

MELBOURNE. Incredibile quanto successo sulla Rod Laver Arena, dove Angelique Kerber riesce nell’impresa di battere Victoria Azarenka per 6-3 7-5 qualificandosi per la semifinale dell’Australian Open. La tedesca attende ora Johanna Konta o Shuai Zhang per un posto in finale.

Era un abbinamento che in tanti sognavano dopo il match visto a New York. Forse il livello oggi non è stato così alto, ma in molti qui accanto alla tribuna stampa si sono spellati le mani ad applaudire per quanto visto in campo per tutte le due ore di gioco. Una sfida che trascina all’apice le doti da combattenti dell’una e dell’altra. Ed esalta, e diverte il pubblico, perché non stiamo parlando di un braccio di ferro costante di trenta colpi a scambio. Non solo, almeno. Kerber contro Azarenka è più simile ad un romanzo con mille avvicendamenti, trappole ed ostacoli. La trama, anche quando sembra segnata, cambia per regalare nuovi sviluppi, nuovi orizzonti. Da un lato una ragazza che è stata regina di questo torneo e del ranking mondiale, dall’altro una delle migliori al mondo quando si tratta di grinta e tenacia.

Lo scorso anno, a New York, la miglior Azarenka targata 2015 venne a capo di un incontro giudicato da mille diverse fonti come il più bello visto nella stagione e negli Slam da tantissimo tempo. Un concentrato di emozioni da far impallidire chi da anni giudica il tennis femminile un semplice contorno allo spettacolo offerto dalla controparte maschile.

In quanto ad oggi, invece, bisogna per certi aspetti meravigliarsi di fronte all’esito. Non bastasse che sia pur sempre il primo (storico?) successo di Kerber sulla bielorussa dopo tante batoste, è l’andamento del match che ha sorpreso. Azarenka, considerata la principale antagonista a Serena Williams, si è fatta subito sorprendere da una tedesca determinatissima, perfetta nei movimenti e senza perdere campo infilava vincenti a ripetizione per salire fino al 4-0 0-30. Come già detto, però, tra due giocatrici di livello così alto è come vedere una bilancia che si basa su un equilibrio molto solido ed allo stesso tempo precario: si confrontano alla pari, ma appena una delle due cala anche di nulla, l’altra non perde tempo e prende il comando.

4-4- 0-30, servizio Azarenka, la risposta di Kerber bacia due volte il nastro e finisce di pochissimo larga. Sarebbe stato 0-40, è nato invece un nuovo filone narrativo. Azarenka si è scossa ed ha cominciato a trovare più profondità e più soluzioni offensive, a comandare gli scambi ed ad imporre la sua volontà. Quando sul 4-3 15-40 la rimonta sembrava segnata, ripensando anche alle tante volte in cui la stessa Kerber aveva visto sfumare vantaggi piuttosto cospicui, è arrivato il primo vero momento chiave. La tedesca ha trovato la parità ed anche grazie al servizio è riuscita a tenere ferma un’Azarenka che stava impattando meravigliosamente in risposta ed era più che mai determinata a collezionare anche l’ultimo tassello.

L’occasione mancata ha poi portato ad un nuovo break per Kerber, che però nel secondo set ha da subito avuto difficoltà. Azarenka stava alzando più la traiettoria sulla diagonale di rovescio dell’avversaria, ottimo quando si va contro un colpo piuttosto strappato di una giocatrice non troppo alta e che colpendo con la palla sopra la spalla può perdere potenza. Quando ormai però il parziale sembrava aver trovato la sua direzione, è accaduto l’incredibile. Dal 5-2 40-0 Azarenka, quattro vincenti uno più bello dell’altro di Kerber hanno improvvisamente riaperto i giochi. 

In barba a tutte le rimonte subite solo negli ultimi anni, al vantaggio di 5-1 sprecato contro Serena Williams a Stanford in finale nel 2014 (partita poi persa 7-5 6-1), al match di Fed Cup pazzesco perso contro Petra Kvitova nel 2014, al 3-0 e 0-40 contro Garbine Muguruza a Wimbledon lo scorso anno, al primo turno di questo torneo quando dovette annullare contro Misaki Doi un match point sul 6-5 per la giapponese nel tie-break del secondo set. Lì Kerber si stava divorando l’impossibile, da 4-1 e servizio nel primo set poi perso al tie-break, al 5-2 0-40 nel secondo.

Ennesima dimostrazione, insomma, di come il tennis non sia una scienza esatta. Soprattutto il tennis femminile, luogo di avvenimenti capaci sempre di sorprendere. Tre set point annullati sul 5-2 40-0 giocando solo vincenti, recuperato uno svantaggio di 15-30 nel turno di battuta successivo e ripreso un nuovo ritardo di 40-15 sul 4-5. Kerber al suo massimo livello, Kerber che a bordo campo, nell’intervista a fine partita, si è quasi commossa commentando incredula quanto accaduto. Ci sarà sicuramente una nuova finalista Slam, a conferma ulteriore che nella terra dei canguri bisogna aspettarsi di tutto.

 

Diego Barbiani

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