MELBOURNE – AUSTRALIAN OPEN – Di ANDREA SCODEGGIO – Karin Knapp parte forte ma deve arrendersi al maggior ritmo e alle maggiori soluzioni dell’avversaria favorita Halep. L’altoatesina non era stata fortunata a trovarsi subito di fronte la testa di serie numero 3 del torneo ed il pronostico non è stato sovvertito. La rumena ha infatti vinto il suo primo incontro dello slam australiano con il punteggio di 6-3, 6-2 in un’ora e ventotto minuti di gioco, sebbene non abbia brillato nella prestazione complessiva.
Per Simone Halep rappresentava qualcosa di più che un semplice esordio a Melbourne. Le aspettative sono notevolmente aumentate e per molti la rumena è una seria candidata alla vittoria finale del torneo. A conferma di ciò è stato il buon inizio del 2015, con la vittoria nel torneo WTA di Shenzhen, ma anche in quella circostanza il suo gioco non è sempre stato efficace come ci aveva abituati.
Il match di oggi, di fatto, racchiude un po’ tutto ciò che la Halep ha conseguito in questo inizio anno: la vittoria all’esordio ma una performance che ha faticato a decollare.
Può aver pagato la pressione nuova, la consapevolezza di non essere più una delle tante sorprese ma una favorita che ancora non ha compiuto il grande passo. Risulta diverso il passaggio dall’essere una debuttante e voler non sfigurare, all’ essere una campionessa ma con ancora la freschezza e l’ingenuità di un esordiente.
Il pericolo era dietro l’angolo, ma Karin Knapp non ha ribaltato le sorti dell’incontro. Non che non ci abbia provato a dire il vero, ma è mancato la lucidità nei momenti più importanti del match, quelli che ti fanno credere che l’impresa fosse possibile.
Un primo set non all’altezza del pubblico della Rod Laver Arena, ad essere onesti. Le giocatrici partono contratte, specialmente la Halep che fatica ad imporre il suo gioco e pare bloccata negli spostamenti. Ne seguono scambi bruttini, un break per parte, ed un Karim Knapp intraprendente e che poteva condurre la gara con un po’ più di malizia. Sul 2-2 pari c’è però lo strappo della rumena, che si ridesta dal torpore e torna a giocare come sua consuetudine, ed infila una serie positiva di 4 giochi ad 1 soltanto, portandosi a casa il primo set: 6-3 Halep.
Secondo set sulla falsa riga del primo: molti errori, break strappati e subito restituiti, fino allo strappo decisivo nel sesto gioco con un game orrendo dell’altoatesina, perso a zero, e la rumena che si porta in vantaggio per 4-2, non facendosi più riprendere. Chiuderà infatti vincendo anche gli altri due turni di battuta, con il 6-2 finale.
La Halep ha rotto il ghiaccio ma non ha sciolto le riserve sulla possibile vittoria finale, mentre l’italiana esce a testa alta e, sembra strano, con qualche piccolo rimpianto.
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