TENNIS – PECHINO. Cinque titoli su cinque partecipazioni. Ventiquattro match vinti su ventiquattro disputati. Sono questi gli impressionanti numeri al torneo di Pechino di Novak Djokovic, che ha surclassato in finale Tomas Berdych sfiorando il 60 60. Il match è poi terminato 60 62 in 66 minuti.
C’è ben poco da dire su una finale a senso unico sin dal primo 15. Il numero 1 del mondo è partito fortissimo non concedendo nulla ad un comunque discreto Berdych. Non ha mostrato alcuna pietà il “cannibale” Djokovic, che è stato ad un punto dal vincere la finale con il punteggio più severo della storia (“E’ stata la mia miglior performance in una finale” ha poi commentato Djokovic durante la premiazione).
Nole infatti ha avuto un match point per vincere 60 60, ma il ceco, con un moto d’orgoglio, lo ha annullato ed ha piazzato il primo break del match ed anche primo gioco, alzando le braccia al cielo. Il ceco ha poi tenuto il servizio a zero al game successivo e annullato altri due match point, prima di alzare definitivamente bandiera bianca.
Per il serbo si tratta, come detto, del quinto successo a Pechino su altrettante partecipazioni. E’ anche il quinto titolo stagionale: nessuno meglio di lui in questo 2014. Insomma, dopo un momento di appannamento nell’estate del cemento americano, il circus ha ritrovato un Djokovic ai massimi livelli.
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