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Ivanisevic e Chang, dallo US Open alla Grande Sfida

TENNIS – Goran Ivanisevic e Michael Chang, protagonisti al grande evento di Genova e Milano, hanno portato i rispettivi allievi in finale a New York. Un motivo in più per non mancare il 17-18 ottobre al torneo del Champions Tour, dove Goran e Michael incroceranno le racchette con Ivan Lendl e John McEnroe.

Nell’accendere la TV durante la finale dello Us Open, i possessori dei preziosi tagliandi de “La Grande Sfida 3” si saranno fregati le mani. All’angolo di Marin Cilic c’era Goran Ivanisevic, mentre in quello di Kei Nishikori sedeva Michael Chang. Il croato e lo statunitense saranno grandi protagonisti all’atteso evento del 17-18 ottobre, quando l’ATP Champions Tour farà tappa in Italia, con le semifinali a Genova e le finali a Milano. Oltre a loro, ci saranno due vere e proprie leggende come John McEnroe e Ivan Lendl. I quattro protagonisti non hanno bisogno di presentazioni, ma quanto realizzato da Ivanisevic e Chang nel loro primo anno da coach merita di essere rimarcato. “Cavallo Pazzo” Goran conosce Cilic da anni e gli è sempre stato accanto, anche se a distanza. Quando Marin è tornato dopo una breve sospensione per una positività a un controllo antidoping, gli ha chiesto aiuto. L’ex campione di Wimbledon ha accettato la sfida e gli ha rivoluzionato il servizio, rendendolo micidiale. Con una nuova consapevolezza, Cilic ha firmato un’impresa straordinaria allo Us Open, vincendo il primo Slam in carriera, soltanto il quarto degli ultimi quaranta vinti da un giocatore non compreso tra i “Fab Four”. Lo ha fatto mostrando il piglio del campione, impeccabile contro Roger Federer in semifinale e contro Kei Nishikori in finale.

Da parte sua, il giapponese sta aggiornando la storia del tennis asiatico. Primo finalista Slam asiatico, ha fatto un paio di capolavori contro Wawrinka nei quarti e contro Djokovic in semifinale. Buona parte del merito è di Michael Chang, “Michelino” come lo chiamava Gianni Clerici. Aggiunto al team Nishikori su scelta dello stesso giapponese e del manager Oliver Van Lindonk, ha dato ancora più ordine e disciplina a un diamante grezzo ma purissimo. D’altra parte, quando giocava, Chang era considerato una “mente suprema” per la capacità di svoltare psicologicamente a suo favore le partite. Non a caso ha vinto un Roland Garros ed è stato numero 2 del mondo. Potremo rivedere le sue qualità a Genova e Milano, dove in semifinale se la vedrà con Ivan Lendl (rivincita della mitica sfida di Parigi del 1989), mentre nell’altra sfida si affronteranno John McEnroe e Goran Ivanisevic.

 

Redazione

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