di Salvatore De Simone. TENNIS – PARIGI. Non c’è stata partita tra Jo-Wilfried Tsonga e Jerzy Janowicz. Troppo superiore oggi il transalpino, che ha battuto senza tanti problemi il polacco in tre set (6-4, 6-4, 6-3), dopo due ore e un minuto di gioco.
Di problemi non poteva averne l’ottimo Tsonga odierno, dato che dall’altra parte della rete c’era un tennista ancora poco costante nel rendimento. Janowicz oggi è stato altalenante anche con il servizio, una delle sue armi migliori, con il quale ha realizzato solo cinque ace, pochi per uno come lui. Inoltre ha avuto scarsa concentrazione nei momenti importanti, a differenza dell’avversario, come è testimoniato dalle fasi finali dei primi due set, quasi fotocopie. Infatti sul 5-4 di entrambi i parziali Janowicz ha servito per rimanere nel set ma non ha saputo arginare i colpi esplosivi di Tsonga, il quale ha alzato notevolmente il livello del suo tennis, comunque alto per tutto il match.
Nel terzo set il break decisivo è arrivato sul 2-2 e anche in questo caso Janowicz ha mostrato la sua fragilità mentale, regalando la battuta con due doppi falli consecutivi. A Tsonga è bastato mantenere i due successivi turni di servizio per portare a casa il match. Entrambi i tennisti hanno disputato la parte iniziale della stagione in modo disastroso: ma mentre Tsonga sembra aver recuperato la forma, Janowicz al contrario non pare sia sulla buona strada per poter essere protagonista nei tornei successivi.
Tra qualche settimana c’è Wimbledon, dove l’anno passato il polacco è riuscito in un grande exploit arrivando in semifinale; un altro bel risultato a Londra sembra però francamente difficile, visto il modo in cui sta giocando attualmente Janowicz. Tsonga invece ha disputato un match superbo e parte qualche sbavatura ha sfoggiato un gran tennis e un gioco non aggressivo come è solito fare, ma più ‘pensato’ dal fondo; un cambiamento di tattica che si sta rivelando fruttuoso.
Negli ottavi raggiunge Djokovic, dove parte ovviamente sfavorito. Ma Tsonga ha già battuto altre volte il serbo, anche negli slam. A Parigi due anni fa andò vicinissimo alla vittoria, perdendo dopo aver avuto quattro match point. Il suo gioco infastidisce il numero due del mondo. Senza dimenticare quello che potrebbe essere un fattore decisivo: il pubblico. Tsonga non è secondo a nessuno come trascinatore e al Roland Garros gioca in casa; i francesi lo adorano e lo hanno dimostrato anche oggi, incitandolo dall’inizio alla fine. Se il transalpino giocherà come ha fatto oggi, per Djokovic l’ottavo di finale potrebbe non rivelarsi una passeggiata di salute.
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