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Atp Parigi Bercy: in semi Federer-Djokovic e il derby Nadal-Ferrer

DI REDAZIONE.

PARIGI. Grande prestazione di un Roger Federer sensibile in ripresa dopo tanti mesi di apnea. Lo svizzero supera in tre set Juan Martin Del Potro e domani affronterà in semifinale dell’ultimo Master1000 della stagione Novak Djokovic, che in meno di 1h20′ ha superato Stanislas Wawrinka.

FEDERER – Vittoria importantissima per Federer, che a pochi giorni dal Master di Londra torna a battere un top-10, cosa che non gli accadeva addirittura dall’Australian Open di fine Gennaio scorso quando superò Tsonga in cinque set.

6-3 4-6 6-3 il punteggio finale di una sfida molto bella, equilibrata ed avvincente. Del Potro, che nel primo set ha subito il gioco di un Federer apparso in grandissima forma, è stato bravo a rimanere sempre avanti nel punteggio nel secondo parziale, limitando gli errori e non concedendo più di tanto al servizio. Federer, che ha mancato una palla break importante ad inizio del set, ha pagato a carissimo prezzo una fase finale meno brillante e con più errori tra cui uno a metà rete con il dritto che gli è costato il set.

Le due palle break (di cui la seconda si è rivelata poi fatale) concesse nel decimo game sono anche state le prime di tutto il match per un Federer molto positivo per un’ora di gioco abbondante, salvo poi sciogliersi sul filo del rasoio. Il terzo set si presentava quasi un’incognita, vista anche la disabitudine per lui in questo 2013 a disputare match alla pari contro i migliori. E Del Potro ad oggi lo è, soprattutto indoor e su queste superfici dure. L’inizio del terzo set era altalenante, non si capiva verso quale direzione potesse definitivamente girare l’incontro. Dopo uno scambio di favori tra quinto e sesto game, un nuovo turno di servizio negativo dell’argentino gli è costato il match. Sa lì in avanti in campo c’era solo lo svizzero e così, alla fine, è lui a poter alzare ancora le braccia al cielo.

DJOKOVIC – Il serbo ha ottenuto un successo molto più comodo rispetto ai due precedenti di questo 2013, garantito soprattutto da un primo set impressionante, privo o quasi di sbavature e ricco di potenza, precisione e profondità del serbo. Wawrinka non sapeva bene cosa fare e dopo i primi tre/quattro giochi dove era stato abbastanza vicino nel punteggio, ma era dietro 1-3, ha progressivamente mollato la presa, finendo travolto dal rendimento elevatissimo del suo avversario.

Il secondo parziale invece ha saputo regalare più emozioni, con Wawrinka che in più circostanze ha provato a scuotersi ed a cogliere quelle poche opportunità (più di quelle comunque che ha visto nel primo parziale) che gli erano concesse. Sull’1-0 non ha approfittato di tre chance per ottenere un break di vantaggio, anche se reali occasioni non ci sono state visto come Djokovic sapeva trasformarsi in un automa e spezzava sul nascere ogni tentativo di fuga. Sull’1-1 invece Wawrinka ha ben rimontato da 0-40, provando con qualche urla a sciogliersi.

Non doveva essere facile per lui, combattuto tra la voglia di riemergere e la consapevolezza che con quel livello di gioco espresso dal suo avversario oggi ci sarebbe stato poco da fare. Giusto ieri sera aveva ottenuto la certezza della qualificazione al Master di Londra, ed oggi annaspava al cospetto di uno dei suoi prossimi possibili avversari. Col passare dei minuti, però, sembrava crescere in confidenza. Ma Djokovic, che sembrava in calo come rendimento, ha approfittato di un nuovo leggero calo mentale dello svizzero piazzando la zampata decisiva. Inutile un tentativo di Wawrinka di riprendersi quanto tolto sul 4-5, Djokovic ha recuperato e chiuso al primo match point a disposizione.

Nessun problema per Nadal, che fa fuori ai quarti di finale l’idolo di casa Richard Gasquet con il (netto) punteggio di 6-4 6-1. Il numero del mondo affronterà im semifinale David Ferrer, che ha dovuto rimontare un set di svantaggio a Tomas Berdych: 46 75 63.

Redazione

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