Il colpo che non ti aspetti, ed è meritatissimo.
Bellissima vittoria di Martina Trevisan contro Maria Sakkari nella prima sfida della semifinale di United Cup contro la Grecia. Un punto che rischia di pesare tantissimo sull’esito finale visto che Lorenzo Musetti non ha sbagliato atteggiamento e si è preso il punto più “scontato” per la nazionale italiana ma che ci manda al riposo sul 2-0.
Un match, quello tra Trevisan e Sakkari, tiratissimo, duro. Divenuto dal secondo set una lotta fatta di scambi lunghi e molto faticosi, vinta dall’azzurra 6-3 6-7(4) 7-5 dopo tre ore e 14 minuti. Un 1-0 fondamentale per l’Italia, che col 6-1 6-1 di Lorenzo Musetti a Stefanos Sakellaridis, addirittura fuori dai primi 800 del ranking ATP, ci ha dato un doppio vantaggio insperato.
Bellissima partita di Trevisan, che per un set e poco più aveva quasi la sensazione di poter tenere lo scambio con buona facilità e mettendo in campo una prestazione lontanissima, e in senso positivo, dalle prime uscite. Continuando, se non proprio migliorando, il rendimento avuto contro Iga Swiatek. Che ci sia una buona dose di motivazioni extra, che la carica che infonde il team al suo angolo le abbia dato energie nascoste, ma per buona parte dell’incontro sembrava non aver problemi a gestire gli scambi contro la numero 7 del mondo che veniva spesso “rovinata” dalle trame mancine e da una sua sostanziale incapacità di prendere in mano la situazione, mettere la giusta spinta col dritto invece di andare perlopiù verso il centro del campo e trovarsi a rincorrere.
Dalla fine del secondo set invece il copione è cambiato. Sakkari è parsa adattarsi meglio al gioco, non aveva ancora grande efficacia col dritto ma riusciva a scambiare molto di più e ogni game diveniva pesante. Sono arrivate al tie-break dove Sakkari sprecava un’ottima opportunità col rovescio sul 3-3 ma da lì reagiva benissimo e cominciava davvero a cercare palle più angolate e subire meno l’effetto delle traiettorie mancine di Trevisan. Quattro punti consecutivi e si andava al terzo set, lì dove la partita è divenuta davvero appassionante.
Il match più bello, a livello femminile fin qui, si è protratto fino alla volata finale con Trevisan che sembrava comunque averne di più, anche nelle fasi di lotta e contenimento, mentre Sakkari cercava di affidarsi all’orgoglio e alle proprie fiammate. Rientrava da 4-2, la greca, e celebrava con una grande esultanza il game ai vantaggi per il 5-4. Da lì in poi, però, non vincerà più un punto decisivo. Il break dell’azzurra sul 5-5 ha spalancato le porte a una delle vittorie più belle della sua carriera, dall’importanza enorme viste le recenti prestazioni, compresi gli ultimi mesi del 2022, e presa con grandi meriti a discapito di un’avversaria superiore e che partiva coi favori del pronostico.
Il tennis però è questo. E così entrambe le favorite dei singolari femminili odierni hanno perso. Sia Iga Swiatek, sia Sakkari. Meritatamente e sorprendentemente. Per motivi molto diversi.
L’Italia ora può anche in teoria non affidarsi completamente a Matteo Berrettini, in campo domani nel primo singolare di giornata contro Stefanos Tsitsipas, perché con il 2-0 odierno potrebbe bastare anche solo il punto di Lucia Bronzetti, che partirà favorita contro Despina Papamichail. Non si fanno calcoli, ma questo 1-0 è oro colato per le sorti della nostra nazionale.
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