Si è completato il primo turno del WTA 500 di Dubai.
È un torneo abbastanza denso in queste prime giornate perché oltre a un parco giocatrici che vede otto delle prime 10 del mondo al via ci sono anche le varie incognite di chi come Simona Halep si ritrova nel luogo dove nel 2020 vinse il titolo nell’inusuale posizione da non testa di serie.
La rumena aveva esordito e vinto ieri, contro Alison Riske, e al secondo turno non avrà di fronte la numero 3 del seeding Paula Badosa bensì la qualificata e connazionale Elena Gabriela Ruse. Classe 1997, si era presa la top-100 nel mese di luglio dello scorso anno quando ha approfittato delle settimane sulla terra battuta post Wimbledon, la pausa delle big e gli impegni Olimpici per vincere il primo torneo WTA della carriera ad Amburgo e fare la seconda finale subito dopo, a Palermo. Gioca bene, abbastanza pulita nei colpi. Anni fa fece ammattire Agnieszka Radwanska sul campo 1 di Wimbledon uscendo tra gli applausi del pubblico.
Oggi per la prima volta in carriera ha battuto una top-30, superando 6-3 5-7 6-4 la neo top-5 Badosa, destinata probabilmente a entrare anche nelle prime 4 del ranking coi prossimi ribaltoni previsti. Una spagnola però ancora molto altalenante nella qualità e che fin qui nel 2022 non è ancora riuscita a mettere insieme belle prestazioni sul lungo periodo. Ha un titolo, ha gli ottavi di finale a Melbourne, ma questa è la seconda sconfitta all’esordio rimediata dopo Adelaide. Soprattutto, è parsa fare tanta fatica a far correre i propri colpi e nel momento chiave, sul 4-1 in suo favore al terzo, non ha saputo prendere il comando e arrivare fino alla fine subendo addirittura cinque giochi consecutivi. È parsa, sul finire, molto bloccata coi piedi, concedendo tanto campo alle offensive della sua avversaria che, alla fine, ha inscenato un piccolo giro di campo per ringraziare i tanti rumeni presenti.
Fuori Badosa, fuori anche Victoria Azarenka. La numero 17 del mondo è stata infatti sconfitta 6-3 6-4 contro Veronica Kudermetova, un match dove la bielorussa non ha mai brillato, sbagliando tanto col dritto e ritrovandosi abbastanza vulnerabile alla palla che arrivava dalle corde della russa, capace di cancellare l’unica palla break concessa nel primo set e chiudere comodamente sul 5-3. Nel secondo parziale c’è stato più equilibrio, ma ancora Azarenka non entrava nello scambio, non guadagnava campo e l’avversaria soffriva quasi nulla fino al break decisivo arrivato sul 3-3. Sarà dunque Kudermetova ad affrontare al prossimo turno Garbine Muguruza.
La campionessa dell’edizione 2021 ha cominciato il suo cammino con una vittoria molto sofferta contro Katerina Siniakova, battuta soltanto 7-6(4) 2-6 6-2. È un’avversaria che le ha storicamente dato fastidio, la ceca, per la capacità di mischiare traiettorie e ritmo alla palla, coprendo il campo molto bene e allungando gli scambi chiamando la spagnola a sforzi importanti. Così nel primo set malgrado un iniziale break di vantaggio il dritto per Muguruza ha cominciato a crollare. Siniakova puntava spesso sul lato destro dell’avversaria durante il palleggio per continuare a lavorare nel punto più debole della spagnola in questa giornata. Salvatasi da un doppio break di svantaggio, salvate altre tre chance di break sul 3-3, sul 4-3 ha vinto lei un turno in risposta che poteva cambiare la partita ma malgrado lo sforzo enorme per risalire da 0-40 spingendo a tutta, cancellando anche una quarta break, al primo set point è arrivato il doppio fallo che ha cominciato a spostare nuovamente l’inerzia. Ceduto il servizio all’ottava chance concessa, Siniakova si è rifugiata nel tie-break dove però sul 3-3 Muguruza ha compiuto un piccolo capolavoro col rovescio molto basso vicino alla rete, dove la rete stessa è più alta.
In qualche modo si è presa il primo set, ma continuava a faticare tanto. Non si è mai accesa con le marce alte, gli errori continuavano e il nervosismo aumentava, tanto che la ceca scappava sul 5-1 nel secondo set e sul 5-2 rimetteva tutto in equilibrio. Nel terzo, Muguruza ha retto bene nella prima metà e sul 3-2 ha trovato la pressione giusta per far cedere Siniakova, che in confusione anche nella scelta dei colpi ha finito per perdere il servizio e sprecare da 15-40 il successivo game in risposta, non riuscendo poi nemmeno ad acchiappare il game del possibile 3-5. Garbine dunque avanza agli ottavi tirando un enorme sospiro di sollievo, ma c’è tanto da migliorare rispetto anche alla versione splendente di un anno fa. Nella partita che subito dopo ha concluso la sessione serale Aryna Sabalenka ha superato Marta Kostyuk 6-4 6-1. La bielorussa, ancora, mostra diversi problemi con la battuta e per gran parte del primo set tornavano prepotentemente i doppi falli visti durante l’ultima trasferta australiana. Per sua fortuna, l’atteggiamento in risposta era sempre molto spregiudicato ed efficace, così che Kostyuk non ha mai confermato i tre break presi e sul 4-4 non ha retto al momento di tensione, perdendo la battuta e vedendosi poi rimontata da 0-30 per perdere il primo set. Molto più facile il secondo e così domani pomeriggio sarà la numero 1 del seeding ad affrontare Petra Kvitova.
Si è salvata in extremis anche Ons Jabeur, che ha battuto Vera Zvonarva 6-2 2-6 7-5 con tre game consecutivi dal 5-4 al terzo per la russa. Lei, tra le vittime del focolaio di covid-19 ad Abu Dhabi, sta ancora cercando continuità nel gioco. Oggi il primo set è stato molto buono ma ne è seguito un crollo nel secondo parziale che ha portato tutto in equilibrio nella frazione decisiva. Domani, alle 16:00 in Italia, sfiderà Jessica Pegula. Male invece, ma molto sfortunata, Danielle Collins. Alla prima partita dalla finale dell’Australian Open la statunitense ha dovuto gettare la spugna avanti 6-2 0-3 contro Marketa Vondrousova per degli improvvisi e pesanti giramenti di testa. Era ormai stesa nel proprio angolo quando la ceca si è avvicinata e le ha sistemato la borsa rimettendo a posto le racchette, asciugamani, e dandole una mano a rialzarsi. Avanti invece Elina Svitolina, che ha colto il primo successo stagionale contro una top-100 battendo la wild-card egiziana Mayar Sherif 6-3 6-3. A inizio giornata, Aljona Ostapenko ha battuto Sofia Kenin 6-1 6-2: la particolarità qui è che degli 88 punti giocati ben 76 si son conclusi entro i quattro colpi, addirittura 44 (la metà esatta) non ha visto più di due colpi a scambio. La media della lunghezza dei punti era meno di 3 colpi. Molto ha inciso il momento pessimo della statunitense, che non riesce ancora a ripartire.
Risultati
[1] A. Sabalenka b. [Q] M. Kostyuk 6-4 6-1
A. Ostapenko b. S. Kenin 6-1 6-2
[Q] E. G. Ruse b. [3] P. Badosa 6-3 5-7 6-4
[8] O. Jabeur b. [WC] V. Zvonareva 6-2 2-6 7-5
[10] E. Svitolina b. [WC] M. Sherif 6-3 6-3
[LL] J. Teichmann b. E. Mertens 6-2 6-4
V. Kudermetova b. V. Azarenka 6-3 6-4
[4] G. Muguruza b. [Q] K. Siniakova 7-6(4) 2-6 6-2
[Q] M. Vondrousova b. [9] D. Collins 2-6 3-0 rit.
[Q] V. Gracheva b. [LL] A. Tomljanovic 6-1 7-5
[Q] D. Yastremska b. [SE] I. C. Begu 4-6 6-2 6-3
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