Daniil Medvedev ha onorato con una vittoria il nuovo best ranking, che lo vede al secondo gradino del podio alle spalle del solo Djokovic e davanti a Nadal. Un traguardo che dal 18 luglio 2005 nessun tennista aveva raggiunto al di fuori dei Fab Four.
Di seguito la classifica del 18 luglio 2005 e quella di oggi:
Il tennista russo si è imposto a mani basse al torneo di Marsiglia perdendo un solo set nei quattro incontri disputati, in finale contro il francese Pierre-Hugues Herbert che, alla soglia dei 30 anni (che compirà questa settimana), ha giocato la sua quarta finale nel circuito maggiore senza tuttavia essere mai riuscito ad assaporare il gusto della vittoria.
Per Medvedev trattasi della decima vittoria in 17 finali disputate in carriera. Raggiunge al quarto posto Youzhny nella graduatoria dei tennisti russi più vincenti nell’Era Open:
La tabella evidenzia che Medvedev ha avuto una maturazione più lenta (prima vittoria a 22 anni) che si è poi accelerata significativamente nel tempo.
Il 29enne Nikoloz Basilashvili rivede la luce dopo un incubo durato sette mesi in cui, dalla riapertura del circuito dopo il primo lockdown, aveva inanellato 14 sconfitte a fronte di due soli match vinti, ad Antalya contro tennisti classificati oltre la 250esima posizione. Il tennista georgiano torna al successo dopo 2 anni, imponendosi a sorpresa al torneo di Doha al termine di un percorso impegnativo in cui ha regolato, dai quarti in poi, Federer, al rientro nel circuito dopo un anno, l’americano Fritz e in finale lo spagnolo Bautista Agut, numero 13 del ranking e già finalista due settimane fa a Montpellier. Il punto “chiave” del torneo per Basilashvili è stato il match point annullato a Federer nel terzo set, che a questo punto potrebbe rappresentare un punto che svolta un intera stagione. Trattasi del primo torneo ATP 250 vinto da Basilashvili, che in precedenza si era imposto 3 volte in tornei della categoria superiore (500):
Nell’ultimo torneo del circuito sudamericano sulla terra rossa svoltosi a Santiago si è imposto il beniamino di casa, Cristian Garin, specialista di questa superficie su cui ha conquistato le cinque vittorie fin qui ottenute nel circuito maggiore. Per lui rientro immediato tra i top 20 con l’obiettivo di dare battaglia nella stagione terraiola che sta per entrare nel vivo.
Settimana WTA
In campo femminile la spagnola Garbine Muguruza ha confermato di essere in un periodo di grazia. Dopo le due finali perse nei due tornei di Melbourne 1 e di Doha, rispettivamente contro la Barty e la Kvitova, si è riscattata mettendo in bacheca il trofeo di Dubai dopo aver lasciato per strada un solo set, nei quarti di finale, all’avversaria più temibile tra quelle incontrate: la bielorussia Sabalenka (n.8 del mondo) con cui aveva già vinto a Doha la settimana scorsa (2° turno). L’avversaria in finale è stata, a sorpresa, la 25enne Barbara Krejcikova, tennista ceca 63 del mondo, che ha saputo sfruttare un corridoio favorevole nel quale ha incontrato un’unica testa di serie nel turno di esordio, la greca Sakkari.
Per la Muguruza, all’asciutto di vittorie dall’aprile 2019 (a Monterrey), trattasi dell’ottavo trofeo maggiore conquistato (di cui due Slam) in 15 finali disputate, che le consente di riavvicinare la top 10 risalendo al 13esimo gradino del ranking, posizione che non raggiungeva dal 15 ottobre 2018.
Nel l’altro torneo in programma, svoltosi a Guadalajara in Messico, si è imposta la 24enne spagnola Sorribes Tormo che ottiene così la prima vittoria in carriera e il nuovo best ranking al n.57, battendo in finale la 27enne canadese Eugenie Bouchard, ex numero 5 del mondo, che, dopo molte traversie psico fisiche, sta tentando faticosamente di ritrovare gioco e motivazione per tornare ad essere competitiva al livello che più le si addice. Non a caso nella sua annata magica del 2014 fu finalista a Wimbledon e semifinalista sia agli Australian Open che al Roland Garros.
Settimana azzurra
La notizia migliore di questa settimana per gli azzurri viene dal circuito Challenger in quanto Andreas Seppi, imponendosi nel Challenger di Biella 3, dopo 5 mesi rientra nella top 100 (al 96esimo posto).
Jannik Sinner, impegnato a Marsiglia, ha raggiunto l’obiettivo condiviso col coach Piatti di trovarsi a gestire situazioni complicate e avversari impegnativi- Ha raggiunto per la settima volta i quarti di finale nel circuito maggiore, gestendo con successo, nel match di esordio, una situazione che si era complicata contro il francese Barrere, risoltasi al terzo set dopo quasi tre ore (7-6 6-7 7-5) e, dopo “una passeggiata” con l’altro francese Gaston, si è ritrovato al cospetto del neo numero due del mondo Medvedev, che lo scorso anno si era fatto sorprendere nel primo set prima di recuperare ma che questa volta non ha lasciato chance al nostro tennista chiudendo la pratica velocemente in un’ora e 17 minuti. (6-2 6-4).
Contro il giocatore più in forma del momento, Sinner non ha per niente sfigurato tenendo il campo fino alla fine e offrendo sprazzi di gioco molto pregevoli.
Va segnalata anche la buona performance dell’unica tennista Next Gen che l’Italia annovera tra le prime 600 del mondo. Elisabetta Cocciaretto (classe 2001), in quel di Guadalajara in Messico, passando attraverso le qualificazioni, è riuscita ad approdare in semifinale battendo, tra le altre, la prima favorita del torneo, l’argentina Podoroska semifinalista al Roland Garros dello scorso anno. La tennista marchigiana si è arresa alla rediviva canadese Bouchard ma grazie ai 110 punti conquistati (massimo bottino in carriera), si avvicina alle top 100 ottenendo il nuovo best ranking al 112esimo posto.
Altri numeri della settimana
2 – I passaggi di turno consecutivi di Rublev al torneo di Doha per forfait dell’avversario. Non ci sono precedenti della specie (a partire dal 1990). Il tennista russo, che ha usufruito di un bye al primo turno, è approdato in semifinale senza giocare (ed anche questo è un record), per poi arrendersi a Bautista Agut.
4 – Le finali disputate dal francese Herbert nel circuito maggiore senza vittorie:
7 – Le sconfitte subite da Eugenie Bouchard in 8 finali disputate in carriera nel circuito maggiore. Unica vittoria ottenuta a Norimberga nel 2014.
17 – Le vittorie ottenute dalla americana Cori Gauff nei 23 match decisi al terzo set, fin qui disputati in carriera.
116 – Il ranking di Eugenie Bouchard risalita in settimana dalla 144esima posizione.
287 – Il ranking dell’australiano Ebden, quarto tennista nella storia del torneo di Marsiglia approdare in semifinale provenendo dalle qualificazioni. L’australiano diventa il semifinalista col più basso ranking nella storia del torneo.
317 – il nuovo best ranking del danese Rune (classe 2003) giunto nei quarti al torneo di Santiago dopo aver superato le qualificazioni. Dopo la Tauson fra le donne, la Danimarca sembra aver trovato un campione ”in fieri“ anche in campo maschile.
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