SERENA WILLIAMS (ANCORA) NON CONVINCE
Serena Williams ha cominciato il suo Roland Garros con una prestazione ben lontana da quella che dovrebbe mostrare una favorita alla vittoria finale. Come però le sta capitando continuamente negli ultimi Slam, il tabellone è ampiamente alla sua portata nei primi turni e può compensare l’assenza totale di ritmo partita con match come quello odierno dove si è spesso persa in lamentele, si è arrabbiata, si è sfogata, si è persa nei suoi stessi errori ma nel momento del bisogno ha alzato il livello di quel tanto che bastava per rimontare Vitalia Diatchenko.
La russa, numero 83 del mondo grazie anche ai tantissimi ITF di medio livello giocati in questa prima parte del 2019, aveva ricordi abbastanza amari contro Serena ma perché quando si trovarono contro, al primo turno dello US Open 2015, non volle ritirarsi malgrado un problema fisico avvertito a suo dire nel warm up. Rimase in campo 40 minuti prima di ritirarsi straziata dal dolore, indietro 0-6 0-2. Si era lacerata il tendine d’Achille in uno dei vari gravi infortuni della sua carriera.
Oggi ha avuto modo di fare qualcosa in più, con un primo set incamerato in meno di 30 minuti dove ha messo a segno diversi bei vincenti, ma dal 2-1 per la sua avversaria ha anche approfittato di tantissimi errori gratuiti. Serena, con un atteggiamento un po’ troppo nervoso nell’esternare le sue sensazioni, è riuscita a salire un po’ di livello e a colpire meglio la palla col dritto. Non deve essersi affatto divertita, in campo, ma l’ha girata. Nulla di straordinario, anche perché molto del 6-1 6-0 tra secondo e terzo set è stato perché la sua avversaria non riusciva più a ripetersi sui livelli del primo set e a lungo andare faceva sempre più fatica a mantenere la giusta concentrazione.
Un 2-6 6-1 6-0 abbastanza anomalo, che non deve far pensare a una “resurrezione” della ex numero 1 del mondo negli ultimi due set, ma che dimostra come ci voglia veramente poco (a lei) per rimettere le cose a posto. Il secondo turno, sia contro Kurumi Nara o Dalila Jakupovic, si presenta come una nuova formalità. A meno che alla radice della giornata molto lontana dai livelli che le competono non ci sia ancora un ginocchio un po’ ballerino. Tante volte, comunque, negli Slam la forma migliore non va trovata subito ma nelle fasi finali e Naomi Osaka all’Australian Open di quest anno lo ha dimostrato.
Altri incontri
Kiki Bertens ha cominciato molto bene il suo Roland Garros, in cui in tanti si aspettano per lei un cammino molto importante. L’olandese ha superato 6-3 6-4 Pauline Parmentier all’esordio con un’ottima prestazione al servizio dove ha concesso appena 3 punti con la prima e ha concluso con 12 punti vinti su 13 a rete. Al secondo turno ci sarà Viktoria Kuzmova, che ha superato 6-4 6-3 Alize Cornet.
Fuori invece Caroline Wozniacki, che malgrado un primo set vinto 6-0 ha finito per cedere a Veronica Kudermetova 0-6 6-3 6-3. Per quanto la danese fosse favorita sulla carta, era impossibile vederla a buon livello dopo settimane passate con un problema alla gamba sinistra (ancora fasciata) e in una stagione dove non ha mai concretamente trovato alcuna forma di buon spessore o fiducia.
(aggiornamenti a breve)
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