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Wimbledon: l’ottovolante Giorgi arriva al terzo turno, battuta Brengle

C. Giorgi b. M. Brengle 6-4 6-4

L’Italia ha il primo nome al terzo turno ed è Camila Giorgi, che ha rimontato in entrambi i set Madison Brengle completando una bella partita per 6-4 6-4. Venerdì la sfida per tornare al quarto turno di Wimbledon dopo l’exploit del 2012, contro Katerina Siniakova oppure Ons Jabeur.

È un gran risultato per Camila, perché l’avversaria di oggi è una giocatrice che può creare molti problemi a chi fa dell’aggressività l’unico credo. Per affrontare Brengle serve la sua stessa rapidità e grande pazienza durante gli scambi perché la statunitense è micidiale in fase difensiva, nel tentativo di allungare ogni punto, e i suoi colpi sembrano sempre interlocutori, perlopiù a rimbalzare entro la linea di metà campo e senza peso, per lasciare all’avversaria il rischio di andare fuori giri ogni volta che si vuole dare un’accelerata al ritmo che tende, spesso, ad essere soporifero.

Lo scorso anno, proprio su questi campi, Brengle eliminò una Petra Kvitova che arrivava molto provata dal torneo di Birmingham e che uscì mentalmente dalla partita fin dai primi scambi, pensando solo a sfondare con la propria potenza e facendo il gioco della rivale. Oggi l’azzurra ha cercato il più possibile di attaccare, andare alla ricerca del punto con il solito tennis che abbiamo imparato a conoscere, cercando di contenere gli errori. Era come una bilancia: nel momento in cui trovava una serie di buone soluzioni consecutive i punti erano praticamente tutti suoi, quando invece gli errori cominciavano ad aumentare Brengle prendeva margine nel tentativo, anche, di metterle sempre più pressione.

indietro 1-3 nel primo parziale e 0-3 (con doppio break di ritardo) nel secondo, Camila è sempre stata in grado di riemergere con parziali importanti. La reazione, in entrambi i set, è il dettaglio migliore del giorno anche perché il tabellone dalla sua parte è molto invitante e al terzo turno giocherà una partita da 50-50 per un posto agli ottavi contro una giocatrice abbastanza simile alla Brengle odierna ma con più capacità di far male girando lo scambio (Katerina Siniakova, anche molto brava a rete come ha dimostrato il titolo vinto in doppio al Roland Garros) e l’estro di una giocatrice come Ons Jabeur che l’altro giorno è diventata la prima araba a vincere un match in singolare a Wimbledon dopo 15 anni battendo in rimonta Viktorija Golubic.

Diego Barbiani

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