Nell’edizione del 2017 il torneo di Auckland, tradizionale appuntamento di inizio calendario, poteva far valere almeno dal lato femminile una delle entry list più forti di sempre, specialmente se rapportato al livello del torneo, un WTA International. Erano in lista ben 4 giocatrici arrivate al numero 1 del mondo: Serena Williams, Venus Williams, Ana Ivanovic e Caroline Wozniacki. La serba si è poi ritirata, ma la start up del torneo non ne ha risentito più di tanto.
Per l’edizione del 2018 il direttore del torneo pensa ancor più in grande: Maria Sharapova nel femminile e Roger Federer nel maschile. Lo svizzero, però, per tradizione non gioca mai i tornei nella settimana prima di uno Slam (come sarebbe con l’ATP 250 in prossimità dell’Australian Open) e dunque si starebbe cercando di pianificare un’esibizione. Karl Budge, direttore del torneo, ha dichiarato a proposito: “Difficilmente giocherà nel torneo ma ci sono già stati i primi contatti con il suo team, vediamo cosa potrà uscire fuori. Mi piacerebbe vederlo in Auckland, è un obiettivo che ho da tanto tempo e continuo a lavorare per cercare di realizzarlo, che sia per un torneo o un’esibizione. Al prossimo incontro andrò da lui con un foglio di carta bianco e cercheremo di arrivare alla soluzione migliore: voglio Roger Federer nella città neozelandese, qualsiasi sia la condizione. Soprattutto, da parte sua sembra ci sia tanta voglia di venire comunque ad Auckland”.
Per quello che riguarda Sharapova, sarebbe un ritorno dal 2011. “Abbiamo già avuto contatti con tanti manager, e quello di Sharapova è uno della lista. Visto che manca appena un mese al suo rientro, non penso avrà bisogno di una wild-card visto che da Stoccarda in poi avremo una giocatrice che scalerà in fretta il ranking nel tentativo di competere per i titoli più importanti, però vogliamo averla come parte del field e quindi se sarà necessario le daremo un invito a partecipare”.
Sembra invece già certo il rientro in Nuova Zelanda di Venus Williams e Wozniacki: “È bello poter dire che con loro ho un rapporto che va oltre direttore del torneo-giocatrice e mi hanno già riferito che sarebbero super contente di essere di nuovo qui. Loro fanno parte di quella categoria di giocatrici che io desidero fortemente avere”. Più difficile quello di Serena Williams, che quest anno non aveva lasciato grandi ricordi dopo la sconfitta al secondo turno contro Madison Brengle.
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