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Cinque match point sono pochi quando in campo c’è Novak Djokovic

Che il fuoriclasse serbo fosse in grado di lottare fino allo stremo non serviva certo la partita vinta contro Verdasco per dimostrarlo. E del resto basta chiedere al povero Roger Federer che per due anni consecutivi allo US Open si vide annullare due match point per poi essere costretto a cedere il passo all’avversario. Ma in fondo essere sotto di due soli match point dev’essere uno scherzo per Novak Djokovic, visto che altre due volte era già riuscito ad annullarne ben cinque, prima di vincere la partita.

La prima volta successe nel lontano 2009. Il serbo è stato appena sconfitto da Kohlschreiber al terzo turno del Roland Garros, abbastanza seccamente e decide di andare al torneo di Halle. Djokovic supera Simone Bolelli al primo turno e nel secondo si trova di fronte Florent Serra. Il francese vince il primo set per 7-5 e vola sul 5-2 nel secondo, servizio Djokovic. Serra va 0-40 ma Djokovic annulla i tre match point e si porta sul 3 a 5. Sul proprio servizio il francese si porta 40/30 ma una palla break di Djokovic annulla anche il quarto match point. Il quindi viene annullato da Djokovic ancora sul proprio servizio, sul 4 a 5. Vinto il set per 7-5 il terzo sarà una passeggiata, conclusa per 6-1. Djokovic arrivò fino alla finale di quel torneo, superato da Tommy Haas, che poi lo batterà di nuovo due settimane più tardi nei quarti di finale di Wimbledon.

La seconda volta fu a Shanghai, nella finale del 2012 contro Andy Murray.  L’attuale numero 1 del mondo vinse il primo set per 7-5 e nel secondo andò a servire per il match sul 5 a 4 e sul 40-30 Djokovic riuscì ad annullare il primo match point. Trascinato al tiebreak, Andy si portò sul 6-4 e servizio ma un incredibile dritto di Djokovic sull’incrocio delle linee annullò la seconda palla per il match. Murray non riuscì a rispondere ad un servizio al corpo di Djokovic e vide svanire il terzo match point. Sull’8 a 7 quarto match point per Andy, annullato con un dritto da Djkovic. Sul 10-9 l’ultimo match point. Murray sulla seconda di Djokovic riesce a prendere il comando dello scambio ma Djokovic si salverà con un miracoloso rovescio lungolinea che sorprenderà Andy. Il serbo vincerà 13 a 11 il tiebreak e chiuderà 6-3 al terzo.

Oggi è toccato a Verdasco, che però ne ha avuti addirittura quattro consecutivi. Chissà se il sapere di essere in buonissima compagnia servirà a consolarlo.

Redazione

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