Marin Cilic è il secondo finalista di questa edizione 2016 dello Swiss Indoors di Basilea e incontrerà Kei Nishikori in finale. Tre set godibilissimi grazie alla brillantezza del gioco a rete di Zverev e alla tenacia mostrata da Cilic.
dal nostro inviato a Basilea
La seconda semifinale si preannuncia gustosa per via del piacevole contrasto di stili di gioco che caratterizza i due giocatori in campo. Marin Cilic è partito a fari spenti in questo torneo, dove Wawrinka era ovviamente il favorito per raggiungere la finale, mentre Mischa Zverev ha cominciato il suo percorso sabato scorso, dalle qualificazioni. Il tedesco è arrivato in semifinale battendo gente come Vasek Pospisil e Ryan Harrison, fino ad accedere al tabellone principale. Da li in avanti è stata un’escalation, con lo scalpo proprio di Stan Wawrinka collezionato ieri nei quarti di finale, ad impreziosire il suo torneo.
Primo set a Zverev. Al dodicesimo minuto di partita arrivano le prime due palle break e sono fa favore di Zverev che, dopo una risposta perfetta, chiude con il diritto incrociato.Il tedesco è avanti 3 a 2. I suoi colpi non fanno parte alla categoria di quelli che tolgono la racchetta di mano, ma sono delicati e precisi, tanto da mettere in costante difficoltà Cilic, che non riesce a sfruttarne la velocità. La delicatezza a rete, poi, è una delle sue peculiarità e anche oggi l’ha esercitata divinamente. L’incontro si trascina fino al sorprendente, sulla carta, risultato di 5 a 3 per il tedesco, con Cilic in difficoltà e aggrappato al suo turno di servizio che difende splendidamente. Zverev si trova così a servire per il set e le sue avanzate a rete diventano decisive, poiché tolgono il tempo a Cilic e le sue volée diventano imprendibili per il croato. Chiude il primo set a suo favore per 6 giochi a 4 in trentadue minuti.
La resistenza di Cilic. Le discese a rete di Zverev si sono fatte seriali e Cilic non sembra aver la lucidità per potersi opporre al gioco del tedesco. La potenza dei suoi colpi incide, ma non riesce a far così male come il croato vorrebbe. La svolta del match potrebbe essere ancora una volta a favore del tedesco che, allo scoccare dell’ora e tre minuti di gioco, si guadagna la bellezza di tre palle break. Fenomenale Cilic nell’annullarle tutte e tre, l’ultima delle quali con un passante magistrale. Continua la sua resistenza, sempre più estenuante. Siamo sul 5 a 4 per Cilic. Giusto il tempo di riprendere il fiato un attimo e il croato si ritrova a dover salvare ancora una palla break che, a questo punto, potrebbe risultare letale. È ancora fenomenale nel tirare fuori il passante scacciaguai al quale si espone Zverev, che sta sempre incollato alla rete. Non è un caso che sia ancora un colpo di questi far risolvere il rebus al croato, che vince il set per 7 a 5.
Il terzo set. Vive sulla vibrante onda dell’entusiasmo, con la gente sugli spalti estasiata dal gioco a rete di Mischa e, al tempo stesso, in ammirazione perla tenacia del croato. Nonostante i diritti incrociati di Cilic si facciano man mano più convinti, Zverev riesce spesso a neutralizzarli grazie allo slice e questo costringe il croato a soluzioni più rischiose e non sempre di successo. Il punteggio segue l’ordine naturale del servizio che, all’ora e cinquanta minuti di gioco è fissato sul 3 a 2 per il tennista croato. Il rompicapo Zverev è tutt’altro che risolto alla luce del fatto che, nel sesto gioco, tre passanti portano altrettante palle break a Cilic e quest’ultimo non riesce a fruttarne nemmeno una. Con Mischa ormai stanco, Marin riesce a trovare il modo di mettere la freccia strappando il servizio lasciando addirittura a zero il suo avversario. È il sorpasso decisivo, intervallato da un’altra palla break per l’eroico Zverev, verso la finale di domani raggiunta dopo due ore accompagnate da dieci minuti, per un punteggio finale di 6 giochi a 3.
Una fantastica prova del tedesco, che non si è arreso fino all’ultimo secondo ed ha ampiamente meritato gli applausi scroscianti di tutto il Centre court, letteralmente in delirio per lui.
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