Extra

Federer e quelle emozioni che ti fanno tornare bambino

Anche oggi che hai tutto e più di tutto, che puoi raggiungere qualsiasi cosa in un nano secondo, che puoi insomma vivere quello che vuoi vivere, anche a distanza di migliaia di chilometri. Oggi hai tutto, ma Federer, il Signore di Basilea, te le vuoi tenere stretto, un po’ come quel pallone, nuovo di zecca, portato all’Oratorio per giocare con il resto della ciurma, a patto di non finire in porta. Oggi Federer, il nostro Roger, è un qualcosa che non vorresti mai finisse. No, per carità. Ti emoziona, ti fa stringere il cuore, ti toglie il fiato. Ti regala giocate che nemmeno la Playstation di turno renderebbe tali. Oggi Federer è, semmai ce ne fosse bisogno di rimarcarlo, il tennis. Quello che il muro sotto casa ti ha insegnato in tenera età e che nel post scolastico hai sognato di imitare.

I record, per carità, sono importanti. Riempiono i libri e ti aiutano a caricare di una riga in più i tuoi pezzi, in questo caso, d’oltre Manica. Ma non aiutano, perdonateci, a capire la grandezza di un uomo, elegante, dolce nei movimenti e nel suo ondeggiare lungo il prato verde del giardino di casa, quel Centre Court a Church Road, dove per undici volte, non una, si è giocato una semifinale dei Championships. La nostra professione, bella da morire, ci impone dei paletti, legati a quel tifo genuino che soltanto l’amato o odiato pallone può permetterti di inseguire.

Noi siamo tifosi di Federer, perché non si può non esserlo. Perché ora che abbiamo abbandonato gli studi e ci avviamo a godere di una vecchiaia, speriamo, delicata e responsabile del nostro quieto vivere quotidiano, vorremmo tanto continuare ad intingerlo quel ditino nel barattolino di Nutella. Vorremmo tanto evadere da Wikipedia e quant’altro, provando a costruire, a mo’ di carte Modiano, un castello fatto di colpi geniali ed emozioni pure, quelle che soltanto il Signore di Basilea sa regalare.

Noi vogliamo continuare a nutrirci di queste cose. Provando a riempire il nostro taccuino di frasi ad effetto e numeri che possano regalarci la grandezza dell’evento. Con lui, soltanto con lui. Il Signore di Basilea, quel Roger Federer che vorremmo tanto custodire gelosamente a mo’ di reliquia, per tramandarlo ai poster così com’è. Geniale e romantico e dolce, dolce da morire, come la Nutella rubata di nascosto alla mamma.

 

Gianluca Atlante

Share
Published by
Gianluca Atlante

Recent Posts

ATP Roma: Jarry batte Paul e raggiunge Zverev in finale

È Nicolas Jarry il secondo finalista degli Internazionali d'Italia 2024. Se, nonostante una partenza sprint,…

12 ore ago

ATP Roma: Zverev in finale, Tabilo cede alla distanza

Il sollievo dopo la grande paura. Dopo aver patito a lungo, Alexander Zverev si è…

18 ore ago

Errani e Paolini in finale a Roma: travolte Dolehide e Krawczyk

Bellissima impresa nel doppio femminile con Sara Errani e Jasmine Paolini che sono giunte alla…

20 ore ago

Anche a Roma la finale Sabalenka-Swiatek: Aryna batte Collins

Aryna Sabalenka contro Iga Swiatek, Iga Swiatek contro Aryna Sabalenka. Due settimane dopo, di nuovo…

2 giorni ago

Swiatek ferma una coraggiosa Gauff: terza finale a Roma in 4 anni

Iga Swiatek è riuscita a conquistare la quinta finale del suo 2024 grazie all'importante e…

2 giorni ago

ATP Roma: delude Tsitsipas, Jarry e Paul in semi! Ok Bolelli/Vavassori

Un match che pareva già vinto, poi d'improvviso pressoché perso, infine recuperato e portato a…

2 giorni ago