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US Open, day-6: Pennetta agli ottavi! Fuori Kvitova, bene gli altri big. Kyrgios sprecone

TENNIS – US OPEN – Nella sesta giornata ennesimo terremoto femminile a Flushing Meadows: questa volta a cadere è stata la regina di Wimbledon Petra Kvitova, cancellata dalla serba Krunic. Nessun’altra sorpresa, anche se Murray e Bouchard continuano a vincere senza convincere: bene Djokovic, Serena, Azarenka, Tsonga. Estrella Burgos cede con onore a Raonic. Kyrgios domina per un set e mezzo Robredo, ma perde in quattro. Magnifica Flavia Pennetta, che dal 4-4 non lascia più un game a Nicole Gibbs: 64 60 per lei, agli ottavi Casey Dellacqua.

TUTTI I RISULTATI DELLA SESTA GIORNATA

PENNETTA NEGLI OTTAVI CON SICUREZZA, ORA DELLACQUA Flavia Pennetta si è sbarazzata con autorità della giovane statunitense Nicole Gibbs, in gara tramite wild card, qualificandosi per gli ottavi di finale, come ieri Sara Errani. L’azzurra non è partita bene, cedendo il servizio già nel primo game e andando sotto 2-0 e poi 3-1, ma da lì in poi ha regolato gli automatismi, facendo valere l’esperienza e dominando in lungo e in largo. Ha conquistato il set iniziale sul 64 e nel secondo non ha concesso alcun game all’avversaria. Ora Flavia se la vedrà con l’australiana Casey Dellacqua, impostasi in tre set (63 36 64) sulla ceca Karolina Pliskova, che aveva eliminato Ana Ivanovic.

KVITOVA ELIMINATA DALLA KRUNIC Ancora una volta la due volte campionessa di Wimbledon ha percorso poca strada a New York. Petra Kvitova ha salutato Flushing Meadows già al terzo turno, battuta con un doppio 64 dalla giovane serba Aleksandra Krunic, partita dalle qualificazioni. Per la Krunic, che aveva superato anche Madison Keys, lo scalpo più importante in carriera. Grossa la delusione della ceca, che, vista l’uscita della Halep, era in corsa per la seconda posizione mondiale (avrebbe superato la rumena arrivando nei quarti).

AZARENKA E SERENA WILLIAMS OK Una è la campionessa in carica, l’altra la finalista uscente. Entrambe vogliono riscattare un 2014 con troppe ombre per i loro standard: Serena ha fallito tutti gli appuntamenti Slam, Vika sta faticando terribilmente a ritrovare il suo rendimento dopo i numerosi infortuni. Entrambe sono arrivate agli ottavi senza alcun problema: la bielorussa ha liquidato la russa Elena Vesnina con un doppio 61, la statunitense non ha impiegato troppo più tempo ed ha eliminato Lepchenko con un doppio 63. Ora affronteranno rispettivamente la sorprendente Krunic e Kaia Kanepi, vittoriosa su Carla Suarez Navarro.

BOUCHARD CON TANTA FATICA E’ AGLI OTTAVI Dopo le difficoltà incontrate già nella sfida di secondo turno contro Sorana Cirstea, Eugenie Bouchard ha bisogno di tre set per superare anche Barbora Zahlavova Strycova. 62 67(2) 64 il punteggio finale, casualmente lo stesso con cui si era sbarazzata della Cirstea. Un match che dopo il primo set sembrava poterle dare via libera più facilmente e che invece si è complicato: nel terzo set è stato a pochi punti da un possibile crollo quando sul 2-3 ha annullato tre palle break. Dal 3-3 sono arrivati tre break consecutivi, complici soprattutto alcuni gravi errori della ceca, come un doppio fallo sulla palla che ha mandato Bouchard a servire per il match. Al prossimo turno per la canadese ci sarà Ekaterina Makarova.

KYRGIOS NON CONCRETIZZA, ROBREDO RINGRAZIA Stavolta contro il muro spagnolo Nick Kyrgios è andato a sbattere. Il suo tennis esplosivo è stato a lungo protagonista, ma a differenza di quanto successo contro Nadal a Wimbledon, non è riuscito ad essere cinico e concreto nei momenti cruciali. Merito anche di un Tommy Robredo come al solito lucidissimo mentalmente e tatticamente e straordinariamente reattivo dal punto di vista atletico. Le chance dell’australiano però sono state troppe per non parlare di occasione mancata: chiuso un primo set dov’era partito a razzo prima di complicarsi la vita (50, poi 63), la sliding door si è visualizzata a inizio secondo parziale, con l’australiano avanti 20 0-40. Tre palle che offrivano lo zucchero non certo della vittoria, ma del pieno controllo del match sì. Invece tre dritti sbagliati hanno donato ossigeno a Robredo, che nel game successivo ha riagganciato l’avversario grazie anche a un doppio fallo e un altro dritto fuori fase del giovane australiano, finendo poi per dominare il set (63). L’ultimo grande, doppio rammarico per Kyrgios ha avuto luogo nel terzo set: prima nell’unica palla break di tutto il parziale, sul 43 30-40 (ancora il dritto a tradirlo); poi nel tie-break, avanti 43 e servizio non è più riuscito a fare un punto. 63 36 76 63 per un Robredo che conferma il grande feeling con lo Slam americano: dal 2004 a oggi, non ha raggiunto gli ottavi solo in tre occasioni, una delle quali per assenza. E se l’anno scorso proprio agli ottavi sorprese tutti giocando la partita della vita contro Federer, stavolta troverà l’altro svizzero, Stan Wawrinka, neppure sceso in campo grazie al forfait di Blaz Kavcic.

FACILE DJOKOVIC, MURRAY CEDE UN SET. NESSUN AMERICANO AGLI OTTAVI Nessun problema per Novak Djokovic nella sua sfida di terzo turno contro Sam Querrey. Come gli era già riuscito quasi sempre in passato, il serbo ha disinnescato con abilità il servizio dello statunitense, lasciandogli appena sette giochi. Per Nole ora Kohlschreiber, uscito trionfatore dalla guerra dei tie-break contro Isner: 76 46 76 76, nessun statunitense agli ottavi. Più faticoso il passaggio di Andy Murray, che ha ceduto un set al russo Andrey Kuznetsov, che a Wimbledon eliminò Ferrer: 61 75 46 62. Ancora troppo discontinuo il rendimento del britannico, 47 vincenti e 37 gratuiti, al prossimo turno contro Tsonga (triplo 64 a Carreno Busta) dovrà assolutamente alzare il livello.

RAONIC E NISHIKORI, SFIDA NEGLI OTTAVI Milos Raonic e Kei Nishikori si affronteranno per un posto nei quarti di finale. Oggi entrambi hanno vinto in tre set, ma mentre il giapponese non ha avuto difficoltà con l’argentino Leonardo Mayer, il canadese è stato portato al tie-break in tutti i parziali dal dominicano Victor Estrella Burgos, che ha salutato questo suo indimenticabile US Open con grande onore.

Redazione

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