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US Open: Victoria Duval, da Haiti sulle orme di Venus

NEW YORK. Victoria, un nome un destino? La sorpresa e’ giunta nella serata americana: la 17enne haitiana, con passaporto a stelle e strisce, ha eliminato l’ex campionessa degli Us Open Samantha Stosur, con una prestazione che ne ha sottolineato qualità e carattere (5-7, 6-4, 6-4).

Nella notte, tra i numerosi campi in diretta, il loro match non è passato affatto inosservato. La Stosur, regina a New York appena due anni fa, si è dovuta arrendere alla maggiore freschezza della sua avversaria che in un finale drammatico, con ben 4 match point, ha saputo mettere in luce tutto il suo spessore.

 

Attuale numero 296 del mondo, la giovane haitiana ha dato sin dall’inizio filo da torcere alla campionessa australiana. Di lei le cronache parlano oramai da tempo, tanto che già a 15 anni veniva accostata in qualche modo a Venus Williams. Nel 2007, a soli 11 anni, era già numero 1 tra le giocatrici del suo paese nella categoria fino a 12 anni, ma allo stesso tempo metteva sotto pressione anche le 14enni.

Tuttavia nel 2008, per evitare di bruciare troppo presto il suo talento, si è ritirata dalle grandi scene per perfezionare i suoi colpi e quattro anni dopo è salita agli onori delle cronache specialistiche come una delle giovani promesse del tennis femminile, accolta poi dall’accademia di Nick Bollettieri che, in un’intervista alla CNN, ne ha sottolineato le doti tecniche.

A vederla in questa notte, non possiamo dubitare che della giovane Victoria ne sentiremo parlare: a colpire – oltre i movimenti vecchia scuola –  è soprattutto la sfrontatezza e la calma di questa 17enne, per nulla intimorita dalla sua avversaria. Tra break e contro break, la Duval ha espresso un gioco interessante e offensivo: una variabile che forse la stessa Stosur non ha messo in conto quando è scesa in campo e che alla fine le è costata il match.

Il risultato incerto della partita è stato decisamente marcato da questo atteggiamento d’attacco sfoderato dalla giovane haitiana che, anche al di là della vittoria stessa, merita una lode e la vostra (nostra) attenzione.

Per ora di Venus porta il marchio (i suoi completini sono della maggiore delle sorelle Williams), ma chissà se domani riuscirà ad eguagliare (o superare) la Venere nera del tennis, di certo è sulla buona strada.

 

Redazione

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