Roger Federer è stato ad un passo dal non scendere in campo alla finale degli Internazionali del Foro Italico. Il motivo? Sempre lo stesso, purtroppo: la schiena. Quella schiena che ormai lo sta tormentando da mesi e che non vuole saperne di guarire. Sempre (e questo è l’interrogativo più grosso per il proseguo della carriera dello svizzero) che possa guarire. Dopo il disastro di Indian Wells, con un Federer praticamente fermo immobile pronto a farsi impallinare dall’avversario, le prime avvisaglie che qualcosa non andava c’erano già state in semifinale, contro Paire, quando aveva giocato in modo totalmente diverso dal giorno prima, quando battè, giocando e soprattutto servendo divinamente, Janowicz.
Ovviamente di ufficiale non c’è nulla, ma quella che è più di una voce circolava al Foro già il giorno della finale, e che qualcosa non andasse si era capito in campo. Curiosamente, entrambe le volte l’avversario pronto a giustiziare questo Federer menomato è stato Nadal. E questo ha fatto si che non solo si amplificassero, in un certo senso, i problemi dell’elvetico, ma che quasi passassero, in maniera quasi ossimora, in secondo piano. Ci si chiedeva se era più grazie ai meriti dello spagnolo, storica bestia nera dell’ex numero uno del mondo, che Federer giocasse male, o a causa dei dolori alla schiena. A dare una spiegazione alla prestazione romana di Roger, e a lanciare nuovi, pesantissimi dubbi sulla condizione dello svizzero, ci ha pensato chi era al Foro Italico la domenica. Federer ha palleggiato poco prima di scendere in campo con Santopadre, il suo sparring partner, e chi era vicino a lui parla di uno svizzero “incriccato sulla schiena, a dire poco”. Chi parla lo fa con cognizione di causa, ma preferisce rimanere anonimo per ovvi motivi di privacy, ma è uno che ha potuto vedere riscaldarsi Federer a pochi metri.
Altre voci parlano addirittura di un Federer riluttante a scendere in campo, per non dire altro. Decisiva sarebbe stata “l’insistenza” dell’organizzazione, che lo avrebbe letteralmente scongiurato di scendere in campo. Voci, queste, tutte da confermare, anche perché si sa quanto siano rari i forfait di Federer (si contano sulle dita di una mano in tutta la sua carriera). Certo è che una finale saltata tra Roger e Rafa, non avrebbe fatto bene a nessuno.
Tornando a Vinciguerra, che faceva lo sparring in Svizzera durante la pausa, teneva un blog e aggiornava sugli allenamenti, dicendo che con Roger c’era anche un “Naprapath”. Chiropratico, insomma. Un “tiraossa”. Esperto in medicina manipolativa che si occupa della colonna vertebrale. Già a Dubai Federer (compe potete vedere dalla foto in alto) giocava con un bustino alla schiena. Cosa, ci mancherebbe, non certo usuale.
QUI AL MINUTO 2,45 potete osservare come non sia una semplice maglietta.
Ovviamente niente trapela dall’entourage dello svizzero, notoriamente chiuso, chiusissimo e molto, molto riservato. Certo è che il mondo del tennis, ora, si chiede: come sta davvero Federer? E quanto è grave il suo problema? Tra pochi giorni, al Roland Garros, avremo già delle risposte.
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