Swiatek: prima finale WTA su erba, Paolini travolta

Avreste pensato che la prima finale del 2025 a livello WTA per Iga Swiatek potesse essere su erba? Vi avrebbero preso per pazzi. E invece la polacca è all’ultimo atto del WTA 500 di Bad Homburg grazie a tre vittorie senza perdere alcun set, battendo ottime avversarie e almeno una che sull’erba sa trovare spesso risultati.

Victoria Azarenka, Ekaterina Alexandrova e oggi Jasmine Paolini, la prima top-10 battuta sulla superficie che fino a ora le aveva dato molto poco al di là di un quarto di finale a Wimbledon nel 2023. Il 6-1 6-3 ai danni dell’azzurra fa rumore, perché incornicia una prova da 19 vincenti e 10 gratuiti dove è parsa stare piuttosto bene con il servizio che per tutta la settimana l’ha accompagnata.

Non sembra avere ribaltato completamente il suo background, perché inevitabilmente quella impugnatura estrema sul dritto la può mandare in affanno su palle che non rimbalzano mai troppo alte e in maniera regolare, ma la qualità sua è sempre stata superiore a (quasi) tutte e nel momento in cui anche la testa si sblocca e crede davvero di poter abbattere certi tabù probabilmente trova forze ulteriori. Perché erano cinque le semifinali consecutive perse in stagione, esclusa la United Cup, e il 6-1 6-3 odierno ha ricordato un po’ la Swiatek che giungeva in fondo ai tabelloni e diventava letale.

Profondità di palla, precisione, risposte spinte e aggressive. Paolini non poteva fare granché, come un po’ tutta la storia dei loro confronti diretti dove al di là della sconfitta in tre set in Billie Jean King Cup a novembre ha faticato a fare più di tre game a parziale. Uguale oggi, quando la palla di Iga le faceva male fin dal palleggio, costringendola a indietreggiare, né otteneva sufficiente sicurezza al servizio finendo in poco più di un’ora di gioco.

Grazie a questo risultato, Swiatek tornerà numero 4 del mondo da lunedì e tocca quota 50 vittorie in carriera contro una top-10, con la prima sull’erba.

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