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È Jessica Pegula la nuova campionessa del WTA 500 di Bad Homburg dopo una finale abbastanza combattuta contro Iga Swiatek, che non è riuscita così a vincere il primo titolo nel circuito maggiore sull’erba e il primo in assoluto da Wimbledon junior nel 2018.
6-4 7-5 il punteggio per la statunitense, più solida lungo tutto il corso della gara e brava a gestire bene i momenti chiave sia al servizio sia in risposta contro un’avversaria che oggi ha pagato un po’ in tensione ed era troppo alternata tra vincenti ed errori, presa dal compito più arduo di tutto il tabellone e che molto onestamente nella premiazione ha parlato del suo stato d’animo: a inizio torneo fare finale era qualcosa di impensabile per lei, sull’erba, ma a questo punto le dinamiche erano cambiate e ha cercato di fare una partita dove ha funzionato poco rispetto ai giorni scorsi.
Pegula, da quel punto di vista, è stata bravissima e letale. La sua palla piatta è diversa da quella di altre giocatrici e già in altre superfici riesce a dar fastidio a Swiatek, come dimostra una serie di precedenti che dopo 11 partite le vede ora distanziate soltanto 6-5 per la polacca. Jessica, oggi, sapeva impostare gli scambi per creare problemi a un’avversaria che si è lasciata andare un po’ troppo: sul 5-4 per la numero 1 del seeding, per esempio, Swiatek era 0-30 e da lì in almeno tre occasioni aveva la possibilità di fare punto ma ha sprecato commettendo errori gratuiti.
Pegula è stata molto sportiva e cortese verso la rivale nel proprio discorso a fine partita, dicendo a Iga che non c’è problema per la prova odierna e che su erba può trovare buone soddisfazioni al contrario di quanto era stata la narrativa fino a ora. Dal suo canto, non è neanche una sorpresa: è arrivata a Bad Homburg per aver perso all’esordio del WTA 500 di Berlino la settimana scorsa, ma proprio nella capitale tedesca aveva vinto l’edizione 2024 e a Wimbledon si ricorda soprattutto il quarto di finale del 2023 quando addirittura era 3-1 e palla del doppio break al terzo set contro Marketa Vondrousova, salvata in quel caso dalla pioggia e che andò poi a vincere lo Slam.
Da un certo punto di vista, entrambe possono uscire contente da questa partita, anche se Swiatek ha avuto un attimo prima della premiazione in cui ha voluto sfogare un po’ la delusione e la frustrazione accumulata. Eppure, è un’altra settimana diversa rispetto a quelle negative primaverili, soprattutto in vista dello Slam più complicato da gestire per lei.